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Il Consiglio Europeo si è riunito per una due giorni dedicata a diverse questioni internazionali di rilevanza. Al centro dell'agenda ci sono la crisi israelo-palestinese, con un focus su fornire aiuti umanitari a Gaza e sull'obiettivo di riportare a casa i cittadini europei, ostaggi e non, nella Striscia. Inoltre, è stato affrontato il tema della migrazione, con la richiesta della Svezia di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri in materia di sicurezza e accelerazione dei rimpatri. Infine, il conflitto in Ucraina è stato oggetto di discussione.
Giorgia Meloni, al suo arrivo al consiglio a Bruxelles, ha sottolineato l'importanza di dare concretezza e tempistiche alla questione palestinese come strumento efficace per affrontare la situazione a Gaza. Ha enfatizzato la necessità di rafforzare l'Autorità nazionale palestinese e lavorare verso una soluzione a due Stati a medio termine come modo per favorire la de-escalation. Riguardo alla questione dei migranti, la Premier ha espresso soddisfazione per la lettera di Von der Leyen, sottolineando l'importanza del rispetto nelle relazioni con paesi come l'Egitto e la Tunisia, affermando che un approccio basato sulla partnership strategica deve essere costruito con rispetto reciproco. La cooperazione tra gli Stati membri dell'UE in materia di immigrazione è vista come un obiettivo concreto da perseguire.