Contrariamente alle previsioni iniziali, il partito Smer-Sd, guidato dall'ex premier filorusso Robert Fico, ha trionfato nelle elezioni parlamentari in Slovacchia. Dopo lo scrutinio di quasi il 99% dei distretti elettorali, i risultati preliminari diffusi stamattina dalla commissione elettorale di Bratislava indicano che il partito d'opposizione Smer ha ottenuto il 23,3% dei voti.
Robert Fico, ex-premier noto per le sue simpatie pro-russe e le posizioni contro l'invio di armi a Kiev, è apertamente contrario all'invasione russa dell'Ucraina, definendo l'Ucraina "fascista". La formazione guidata da Fico è riuscita a superare il partito centrista Slovacchia Progressista, che ha ottenuto il 17,03% dei voti, secondo i risultati preliminari dopo lo spoglio del 99,43% delle schede.
Ora, la sfida si sposta verso i negoziati per la formazione del governo, poiché sette partiti hanno ottenuto rappresentanza nel parlamento monocamerale di Bratislava.
Le elezioni slovacche hanno attirato l'attenzione internazionale a causa della posizione anti-Ucraina del partito di Fico, la 'Direzione-Socialdemocrazia' (Smer-Sd), che ha mantenuto una costante leadership nei sondaggi elettorali degli ultimi nove mesi. L'ex premier, con una carriera politica lunga due decenni, è noto per essere un opportunista esperto, come dimostrato dal suo cambiamento di posizione sull'uscita della Slovacchia dall'euro.
È importante sottolineare che, nonostante la sua retorica anti-Ucraina, il governo ad interim di Bratislava è stato il primo a inviare missili anti-aerei e caccia all'Ucraina confinante.
L'inaspettata vittoria di Fico rappresenta una sconfitta per il partito Slovacchia Progressista di Michal Simecka, un sostenitore della Nato, dell'Ucraina, della protezione del clima e dei diritti umani. Fico, al contrario, aveva promesso di fermare gli aiuti militari a Kiev e di opporsi all'adesione dell'Ucraina alla Nato. La situazione politica in Slovacchia si preannuncia quindi complessa, con il futuro governo che dovrà gestire le tensioni regionali e internazionali.
Robert Fico, ex-premier noto per le sue simpatie pro-russe e le posizioni contro l'invio di armi a Kiev, è apertamente contrario all'invasione russa dell'Ucraina, definendo l'Ucraina "fascista". La formazione guidata da Fico è riuscita a superare il partito centrista Slovacchia Progressista, che ha ottenuto il 17,03% dei voti, secondo i risultati preliminari dopo lo spoglio del 99,43% delle schede.
Ora, la sfida si sposta verso i negoziati per la formazione del governo, poiché sette partiti hanno ottenuto rappresentanza nel parlamento monocamerale di Bratislava.
Le elezioni slovacche hanno attirato l'attenzione internazionale a causa della posizione anti-Ucraina del partito di Fico, la 'Direzione-Socialdemocrazia' (Smer-Sd), che ha mantenuto una costante leadership nei sondaggi elettorali degli ultimi nove mesi. L'ex premier, con una carriera politica lunga due decenni, è noto per essere un opportunista esperto, come dimostrato dal suo cambiamento di posizione sull'uscita della Slovacchia dall'euro.
È importante sottolineare che, nonostante la sua retorica anti-Ucraina, il governo ad interim di Bratislava è stato il primo a inviare missili anti-aerei e caccia all'Ucraina confinante.
L'inaspettata vittoria di Fico rappresenta una sconfitta per il partito Slovacchia Progressista di Michal Simecka, un sostenitore della Nato, dell'Ucraina, della protezione del clima e dei diritti umani. Fico, al contrario, aveva promesso di fermare gli aiuti militari a Kiev e di opporsi all'adesione dell'Ucraina alla Nato. La situazione politica in Slovacchia si preannuncia quindi complessa, con il futuro governo che dovrà gestire le tensioni regionali e internazionali.