Israele sotto attacco: Hamas lancia migliaia di razzi, inizia l'operazione 'Alluvione al-Aqsa'
GERUSALEMME - Una grave escalation delle tensioni tra Israele e la Striscia di Gaza ha portato alla dichiarazione di uno stato di guerra da parte del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nella mattina del 7 ottobre, Hamas ha lanciato migliaia di razzi in direzione di Israele, mettendo in pericolo la vita dei cittadini israeliani e portando il paese sull'orlo di un conflitto su vasta scala.
L'operazione di Hamas è stata chiamata "Alluvione al-Aqsa" e rappresenta una risposta, secondo quanto dichiarato dal capo dell'ala militare di Hamas, Mohammad Deif, ai "crimini" di Israele. Questi eventi sono avvenuti in un contesto di tensioni crescenti a Gerusalemme, che ha visto scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane.
In risposta all'attacco di Hamas, l'esercito israeliano ha dichiarato lo stato di guerra e richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti. L'operazione militare di Israele è stata denominata "Operazione Spade di ferro" ed è destinata a rispondere con "irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora", secondo le parole di Netanyahu. Il premier israeliano ha anche avvertito che "il nemico pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare".
La situazione è estremamente grave, con centinaia di morti e migliaia di feriti riportati da entrambe le parti. Sono state riportate numerose esplosioni in diverse città israeliane, tra cui Tel Aviv e Gerusalemme, mentre i razzi provenienti dalla Striscia di Gaza continuano a colpire il territorio israeliano.
La comunità internazionale è profondamente preoccupata per la situazione e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato una riunione di emergenza per domani per discutere la crisi in corso. Molti paesi hanno espresso la loro preoccupazione e hanno chiesto la cessazione immediata delle ostilità.
La regione del Medio Oriente è nuovamente sconvolta da una grave crisi, con il destino di migliaia di vite appeso a un filo mentre Israele e Hamas si trovano in una situazione di conflitto sempre più pericolosa.
L'operazione di Hamas è stata chiamata "Alluvione al-Aqsa" e rappresenta una risposta, secondo quanto dichiarato dal capo dell'ala militare di Hamas, Mohammad Deif, ai "crimini" di Israele. Questi eventi sono avvenuti in un contesto di tensioni crescenti a Gerusalemme, che ha visto scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane.
In risposta all'attacco di Hamas, l'esercito israeliano ha dichiarato lo stato di guerra e richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti. L'operazione militare di Israele è stata denominata "Operazione Spade di ferro" ed è destinata a rispondere con "irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora", secondo le parole di Netanyahu. Il premier israeliano ha anche avvertito che "il nemico pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare".
La situazione è estremamente grave, con centinaia di morti e migliaia di feriti riportati da entrambe le parti. Sono state riportate numerose esplosioni in diverse città israeliane, tra cui Tel Aviv e Gerusalemme, mentre i razzi provenienti dalla Striscia di Gaza continuano a colpire il territorio israeliano.
La comunità internazionale è profondamente preoccupata per la situazione e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato una riunione di emergenza per domani per discutere la crisi in corso. Molti paesi hanno espresso la loro preoccupazione e hanno chiesto la cessazione immediata delle ostilità.
La regione del Medio Oriente è nuovamente sconvolta da una grave crisi, con il destino di migliaia di vite appeso a un filo mentre Israele e Hamas si trovano in una situazione di conflitto sempre più pericolosa.