La Fidelis Andria gioca poco bene ma non gioca male, perde due punti ne conquista uno l’Angri

ph Ricchitelli
NICOLA RICCHITELLI – Arriva il terzo pareggio in quattro gare per gli uomini di mister Francesco Farina, contro un Angri ben messo in campo da mister Stefano Liquidato che dopo le prime tre sconfitte consecutive ad inizio campionato mettono a referto il quinto risultato utile consecutivo.

Era una gara da vincere a tutti i costi, per dimenticare innanzitutto Fasano, e soprattutto per tenerne il passo visto che i ragazzi allenati da Luca Tiozzo hanno sbancato per 2-3 il “Comunale” di Palma Campania contro il fanalino di coda Palmese, consolidando quindi la testa della classifica.

Per i “federiciani” la novità è rappresentata da Jefferson dal primo minuto per la prima volta dal suo arrivo, ma l’ex Catania soffre molto la marcatura del numero 15 angrese Mouhamed Manè – uno dei migliori in campo assieme a Simone Ascione – rendendosi poco pericoloso nei 60 minuti in campo.

È una partita ben giocata da entrambe le due squadre in campo anche se priva di emozioni, la squadra di casa prova a far la partita anche se è l’Angri a rendersi molto più pericoloso nelle ripartenze, la prima concreta azione da goal arriva proprio dalla squadra angrese attorno al trentottesimo quando su traversone di Palmieri il tiro di Tall colpisce la traversa. Nel mezzo poco o nulla da registrarsi se non verso la fine del primo tempo quando Jefferson in piena area anziché calciare in porta serve Bottalico che calcia fuori.

La musica non cambia nella ripresa, mister Farina lancia nella mischia Martinez, Sciaudone e Burzio, ma il goal non arriva, nonostante lo sterile attacco della formazione biancoazzurra sono gli angriesi nei minuti finali della gara a chiudere nella metà campo della Fidelis alla ricerca del colpaccio.

È stata una Fidelis poco bella ma neanche troppo brutta, è stata a dire il vero una Fidelis che non ha gettato il cuore oltre l’ostacolo Angri, è stata una Fidelis Andria altresì Nicola Strambelli dipendente quella vista al “Degli Ulivi”, le giocate si concentrano troppo spesso sul capitano biancoazzurro che nonostante la sua indiscussa generosità è sembrato poco lucido nelle ultime uscite, ma questa gara ci dice anche che non ha funzionato l’esperimento Jefferson titolare. Il tridente delle tre S – Luca Sasanelli, Nicola Strambelli e Nicola Scaringella – al momento sembra il più affidabile, e giocare con un 4-3-3 con i terzini che salgono poco o niente a dar supporto non sembra a questo punto un modulo adatto a questa squadra.

All’orizzonte c’è una Paganese uscita a pezzi nello scontro di Agropoli contro la Gelbison lì dove ha trovato la prima sconfitta stagionale, la vetta dista 5 punti, ma in questo momento della stagione forse poco conta, a Pagani bisogna andarci forse con le idee più chiare e con un pizzico di determinazione in più rispetto alle gare viste nelle ultime uscite.

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