FRANCESCO GRECO - C’è una festa più identitaria, strettamente collegata alla storia, l’economia e la cultura di Terra d’Otranto e del Mediterraneo?
Sopravvissuta anche alle traversie drammatiche legate alla desertificazione del territorio a causa del batterio killer della xylella, è in stand-bye la 32ma edizione della “Sagra della Volia Cazzata”, che ha luogo a Martano (Lecce), nel cuore della Grecia Salentina, a cura dell'Associazione Ricreativa Culturale "Cosimo Moschettini" (largo Primo Maggio, dal 19 al 22 ottobre, patrocinio del Comune, sul cui sito c’è il programma completo).
Orgogliosi, e giustamente, gli organizzatori e tutti i volontari che lavorano intensamente per il successo, che puntuale arriva ogni anno con la presenza di migliaia di persone dal Leccese, la Puglia e tutta Italia, ansiose di assaggiare una particolare declinazione delle infinite elaborazioni possibili con l’oliva: quella schiacciata: “E’ una sagra diventata uno degli appuntamenti più attesi dell'autunno salentino e che come ogni anno raccoglierà migliaia di persone. Un evento unico per tipicità , che ha mantenuto nel tempo i valori tipici della sagra e che fa del buon cibo uno dei suoi punti di forza”.
Anche quest'anno, come da consolidata tradizione, si attende il tradizionale appuntamento col pranzo di degustazione della domenica, il 22, presso gli stand della sagra (si può prenotare sin da ora a questo numero: 3387454622).
L’oliva dunque “regina” di una quattro giorni di festa e socialità , oggetto del desiderio, proprio ora che le piante, da sole, hanno ripreso a vegetare e a caricarsi di frutti preziosi.
Come dire: dove la scienza non può, l’amore degli uomini per la terra e le sue creature e l’istinto della natura fanno il loro lavoro meraviglioso.
E allora, che festa sia!