BARI - Il Consiglio regionale approva oggi all’unanimità il disegno di legge che dispone alcune modifiche alla legge regionale 7 novembre 2022, n. 28 “Norme in materia di incentivazione alla transizione energetica”.
Al fine di superare i rilievi avanzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in seguito alla pubblicazione della L.R. 28/2022, con l’art. 33 della legge di stabilità regionale 2023 sono state approvate alcune modifiche. Le suddette modifiche sono state ritenute insufficienti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha formulato ulteriori osservazioni. A seguito di apposite riunioni tecniche con il Ministero e con il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, competente a curare l'istruttoria delle leggi regionali, la Regione Puglia ha formulato apposita nota di impegno ad effettuare ulteriori modifiche alla L.R. n. 28/2022, concordate con il Ministero.
Con le modifiche apportate la misura di compensazione per ogni impianto o infrastruttura è disposta proporzionalmente fino al 3 per cento (non nella misura fissa del 3 per cento) del valore commerciale del volume del gas prodotto e trasportato. Inoltre, l’interlocuzione con le imprese spetterà alla Regione e le istanze dei vari attori coinvolti nella definizione delle misure saranno discusse in sede di Conferenza di servizi. Infine, per salvaguardare gli interessi delle comunità locali, oltre alle modifiche richieste dal Governo, con un apposito emendamento proposto dell’assessore Delli Noci e concordato con l’aula, l’impianto normativo prevederà che le misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale vengano richieste, non solo per i nuovi impianti e il potenziamento degli esistenti, ma anche per le infrastrutture a gas che ancora non le abbiano concesse.
“Oggi portiamo a casa un importante risultato per i pugliesi - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - che finalmente potranno veder riconosciute le compensazioni per gli impianti e le infrastrutture energetiche che si insedieranno sul territorio. Questo significa che la nostra regione, che si sta distinguendo nell’impegno per la decarbonizzazione dei processi produttivi energetici, oggi non rinuncia a ogni possibile mitigazione dell’impatto di questi impianti sul nostro territorio e alla salvaguardia delle ragioni delle comunità locali”.
“Fare salvo l’impianto normativo – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – è l’obiettivo con cui abbiamo lavorato alle modifiche della Legge che, finalmente, riconosce il diritto della Regione Puglia di pretendere delle compensazioni da coloro i quali realizzano infrastrutture energetiche sul nostro territorio. Un risultato importante, in un momento storico in cui, in piena fase di transizione energetica, il numero di impianti previsti potrebbe aumentare in maniera considerevole. Ringrazio l’intero Consiglio regionale, il consigliere Amati e il già consigliere regionale Bellomo per la strada intrapresa”.
Al fine di superare i rilievi avanzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in seguito alla pubblicazione della L.R. 28/2022, con l’art. 33 della legge di stabilità regionale 2023 sono state approvate alcune modifiche. Le suddette modifiche sono state ritenute insufficienti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha formulato ulteriori osservazioni. A seguito di apposite riunioni tecniche con il Ministero e con il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, competente a curare l'istruttoria delle leggi regionali, la Regione Puglia ha formulato apposita nota di impegno ad effettuare ulteriori modifiche alla L.R. n. 28/2022, concordate con il Ministero.
Con le modifiche apportate la misura di compensazione per ogni impianto o infrastruttura è disposta proporzionalmente fino al 3 per cento (non nella misura fissa del 3 per cento) del valore commerciale del volume del gas prodotto e trasportato. Inoltre, l’interlocuzione con le imprese spetterà alla Regione e le istanze dei vari attori coinvolti nella definizione delle misure saranno discusse in sede di Conferenza di servizi. Infine, per salvaguardare gli interessi delle comunità locali, oltre alle modifiche richieste dal Governo, con un apposito emendamento proposto dell’assessore Delli Noci e concordato con l’aula, l’impianto normativo prevederà che le misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale vengano richieste, non solo per i nuovi impianti e il potenziamento degli esistenti, ma anche per le infrastrutture a gas che ancora non le abbiano concesse.
“Oggi portiamo a casa un importante risultato per i pugliesi - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - che finalmente potranno veder riconosciute le compensazioni per gli impianti e le infrastrutture energetiche che si insedieranno sul territorio. Questo significa che la nostra regione, che si sta distinguendo nell’impegno per la decarbonizzazione dei processi produttivi energetici, oggi non rinuncia a ogni possibile mitigazione dell’impatto di questi impianti sul nostro territorio e alla salvaguardia delle ragioni delle comunità locali”.
“Fare salvo l’impianto normativo – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – è l’obiettivo con cui abbiamo lavorato alle modifiche della Legge che, finalmente, riconosce il diritto della Regione Puglia di pretendere delle compensazioni da coloro i quali realizzano infrastrutture energetiche sul nostro territorio. Un risultato importante, in un momento storico in cui, in piena fase di transizione energetica, il numero di impianti previsti potrebbe aumentare in maniera considerevole. Ringrazio l’intero Consiglio regionale, il consigliere Amati e il già consigliere regionale Bellomo per la strada intrapresa”.
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