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Quando si parla di calcio, tutti diventano allenatori nel nostro paese. E in quanto tali diventa facile dare opinioni e giudizi rispetto a squadre e soprattutto abilità dei giocatori. Una cosa è certa: i pareri saranno sempre discordanti perché questo argomento è veramente vasto. Per esempio, per molte persone alcuni giocatori considerati veri e propri campioni da milioni di euro hanno ottenuto un grande successo in carriera per momenti di pura fortuna.
Ma ce ne sono altrettanti che faticano invece a trovare la propria strada pur avendo un grande potenziale. Volendo giocare su questa linea sottile, diventa facile stilare una lista di calciatori che, per molti appassionati, risultano essere tra i più sottovalutati in Italia.
Calciatori più sottovalutati? Ecco i nomi!
Riccardo Orsolini - Bologna
Riccardo Orsolini, classe 1997 ha debuttato nella squadra dell’Ascoli in Serie B e oggi è un giocatore del Bologna spesso snobbato dai grandi critici di calcio: per molti infatti è “discreto”, sicuramente non considerato adatto a un club di punta. In realtà la sua carriera mostra ben altro. Ha infatti una media di una decina di reti a stagione. Ciò che lascia perplessi è la sua continuità: riesce infatti ad essere un vero campione per un mese e poi può raggiungere a fatica un risultato sufficiente per le 3-4 partite successive. Ma non è il solo calciatore discontinuo della Serie A, eppure tanti altri calciatori hanno ottenuto molta più visibilità di lui. E questo è inspiegabile!
Simone Pafundi - Sampdoria
Simone Pafundi centrocampista che molti definiscono il “pupillo” dell’ex CT della Nazionale Italiana, Roberto Mancini. Questo piccolo campione fin troppo sottovalutato è un 2006, con appena 17 anni sulle spalle e tanta voglia di affermarsi. Gioca nell’Udinese dove sembra però avere qualche difficoltà di troppo rispetto alle grandi idee che aveva costruito attorno a lui mister Mancini, tanto da definirlo un giocatore di qualità.
È ancora presto per parlare di una carriera deludente, ma le qualità che ha mostrato meriterebbero sicuramente molta più attenzione.
Ivan Provedel - Lazio
Per mesi, per anni è stato considerato “solo” un portiere tra tanti, senza ottenere il giusto spazio e l’attenzione che merita. Ivan Provedel però la sua firma l’ha lasciata in diversi club, conquistando la stima dei suoi compagni, dei tifosi ma mai del grande pubblico. Insomma, la vera “vetrina” da campione Provedel non è riuscita a raggiungerla fino ad ora. Poi è bastato un suo gol segnato per sancire il pareggio tra Lazio-Atletico Madrid al 95' per portare il portiere classe 1994 sulle prime pagine di molti magazine. Che sia forse arrivato il suo riscatto (anche se un po’ tardivo)?
Antonio Vergara - Reggiana
Tecnica e creatività non possono passare inosservate, anche se hai appena 20 anni e ti chiami Antonio Vergara. Il calciatore che nasce nel settore giovanile del Napoli, classe 2003, si trova alla Reggiana ma merita sicuramente anche palcoscenici più grandi. Il motivo? Prima di tutto perché ha le qualità per far impazzire terzini e difensori avversari, ma soprattutto perché gioca con una grande eleganza, senza rinunciare a una buona risposta mentale quando si trova sotto pressione. È ancora molto giovane, avrà tempo per rifarsi, ma speriamo che il cambio di rotta possa arrivare presto.
Cristiano Biraghi - Fiorentina
Calciatore nato nel 1992, diventato capitano della Fiorentina e convocato per coprire la difesa della Nazionale italiana. Insomma, come presentazione non è male, ma resta sempre un velo opaco sulla buona carriera di Cristiano Biraghi. Ha fatto tanto, in particolare per i Viola, giocando con astuzia, forza ma anche classe in ogni appuntamento. E raramente ha tradito le aspettative. Nonostante ciò non ha mai ottenuto il suo spazio nello spot dei migliori, anche se le qualità non sono mai mancate. Anzi, meriterebbe di essere considerato come uno dei migliori terzini del nostro tempo.
Jorginho - Arsenal
Strano vederlo inserito in questa lista? Non troppo, se consideriamo quanto potenziale ha sempre avuto Jorginho e quanto ha saputo ottenere nella sua carriera. Il calciatore classe 1991 è stato sottovalutato non solo in Italia, ma spesso anche fuori dai confini nazionali. Ogni calciatore ha un percorso più o meno ripido che lo porterà a mostrare chi è e quanto vale, ma indubbiamente il percorso di Jorginho è stato ancora più tortuoso e pieno di imprevisti.
Anche Rio Ferdinand, ex stella del calcio inglese, si è unito al coro dei “delusi” dalla prestazioni di Jorginho, definendolo un “centrocampista che non serve a niente” Ma il campione italo-brasiliano si è saputo riscattare con forza durante l’ultima stagione.