BARI - È stato siglato stamattina, a Palazzo di Città, il protocollo d'intesa tra il Dirium (Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Comune di Bari, con l’obiettivo di sviluppare e disciplinare rapporti di collaborazione per favorire l’integrazione fra il sistema della ricerca e le politiche pubbliche promosse dal Comune nell’ambito del programma d_Bari 2022-2024, finalizzato, come noto, al sostegno all’economia di prossimità cittadina.
L’accordo riguarda la promozione di linee di ricerca comuni attraverso la condivisione di informazioni e dati relativi alle misure attivate nell’ambito del programma d_Bari (Un negozio non è solo un negozio, Bari artigiana, Mercati contadini), che rilevano dati utili ai fini del raggiungimento degli obiettivi di ricerca del protocollo.
In particolare, l’attività di ricerca riguarderà l’analisi e l’elaborazione di dati e informazioni rivenienti:
· dalle domande di candidatura e dai progetti dei partecipanti e dei beneficiari delle misure del programma d_Bari 2022-2024;
· da focus group, interviste e altri strumenti di ricerca qualitativa rivolti a partecipanti e beneficiari delle misure del programma d_Bari 2022-2024.
Circa i risultati delle ricerche e degli studi svolti in collaborazione, questi potranno essere divulgati e utilizzati da ciascuna parte, con esplicita menzione della collaborazione oggetto del protocollo e previo assenso dell’altra parte.
Qualora il Dipartimento e il Comune di Bari intendano pubblicare su riviste nazionali e internazionali i risultati delle attività condivise, o farne uso in occasione di congressi, convegni e seminari, sono tenuti a concordare i termini e i modi delle pubblicazioni e, comunque, a citare l’intesa nell’ambito della quale è stato svolto il lavoro di ricerca.
I referenti e responsabili dell’attuazione del protocollo sono per il Dirium Letizia Carrera, docente di Sociologia urbana, e per il Comune di Bari Marisa Lupelli, dirigente della ripartizione Programmazione, innovazione e comunicazione.
A siglare il protocollo, questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone e il direttore del Dirium Paolo Ponzio, alla presenza di alcuni studenti universitari.
“Come sapete d_Bari sostiene l’economia urbana con forme di incoraggiamento e incentivi rivolti ai commercianti, agli artigiani, agli operatori mercatali per dar vita una città più coesa, più attiva, più vitale - ha esordito Carla Palone -. Crediamo che da questo accordo possa scaturire un laboratorio interessante per la produzione di lavori di ricerca comune.
Ringrazio la professoressa Carrera, con la quale l’amministrazione ha già avuto modo di collaborare e che ha portato “dentro” la macchina amministrativa lo sguardo e l’entusiasmo dei ragazzi: generalmente la politica è percepita lontana dalla vita quotidiana ma, per uno studente, poter entrare nel merito delle scelte di un’amministrazione, magari approfondendo il contenuto di una determina, di una delibera o gli obiettivi di una ricerca urbana significa diventare parte attiva di un processo che produce degli effetti sulla quotidianità. E questo è sicuramente un dato positivo. Ringrazio lo staff di Porta Futuro, che segue il programma d_Bari, e soprattutto il professor Ponzio per la stipula di questo protocollo che sancisce una volta di più il rapporto di collaborazione e confronto costante di questa amministrazione con la principale istituzione accademica del nostro territorio”.
“Uno dei compiti statutari dell’università, individuato come terza missione, è quello di svolgere azioni sul territorio - ha sottolineato Paolo Ponzio -: un lavoro che negli ultimi anni ha visto un sensibile sviluppo specie nell’ambito delle politiche urbane e delle amministrazioni locali, campo nel quale la professoressa Carrera è una delle nostre figure più prestigiose. Quello che firmiamo oggi è un atto di innovazione umanistica perché, laddove sperimentiamo nuove forme non solo di rapporto con altre istituzioni ma anche di sviluppo di nuove prospettive di ricerca, stiamo portando avanti quella innovazione umanistica che è in primo luogo innovazione sociale, Questo programma di cooperazione è interessante in quanto non solo mette insieme le competenze del nostro dipartimento e quelle degli uffici allo sviluppo economico comunale, ma soprattutto riconosce un ruolo di primo piano agli studenti nel rapporto con il territorio, cosicché possano monitorare e valutare la trasformazione urbana in diversi contesti. La sigla di questo protocollo, di fatto, dà forma e cornice istituzionale a un rapporto di collaborazione prezioso che portiamo avanti da tempo e che speriamo possa proseguire anche in futuro”.
L’accordo riguarda la promozione di linee di ricerca comuni attraverso la condivisione di informazioni e dati relativi alle misure attivate nell’ambito del programma d_Bari (Un negozio non è solo un negozio, Bari artigiana, Mercati contadini), che rilevano dati utili ai fini del raggiungimento degli obiettivi di ricerca del protocollo.
In particolare, l’attività di ricerca riguarderà l’analisi e l’elaborazione di dati e informazioni rivenienti:
· dalle domande di candidatura e dai progetti dei partecipanti e dei beneficiari delle misure del programma d_Bari 2022-2024;
· da focus group, interviste e altri strumenti di ricerca qualitativa rivolti a partecipanti e beneficiari delle misure del programma d_Bari 2022-2024.
Circa i risultati delle ricerche e degli studi svolti in collaborazione, questi potranno essere divulgati e utilizzati da ciascuna parte, con esplicita menzione della collaborazione oggetto del protocollo e previo assenso dell’altra parte.
Qualora il Dipartimento e il Comune di Bari intendano pubblicare su riviste nazionali e internazionali i risultati delle attività condivise, o farne uso in occasione di congressi, convegni e seminari, sono tenuti a concordare i termini e i modi delle pubblicazioni e, comunque, a citare l’intesa nell’ambito della quale è stato svolto il lavoro di ricerca.
I referenti e responsabili dell’attuazione del protocollo sono per il Dirium Letizia Carrera, docente di Sociologia urbana, e per il Comune di Bari Marisa Lupelli, dirigente della ripartizione Programmazione, innovazione e comunicazione.
A siglare il protocollo, questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone e il direttore del Dirium Paolo Ponzio, alla presenza di alcuni studenti universitari.
“Come sapete d_Bari sostiene l’economia urbana con forme di incoraggiamento e incentivi rivolti ai commercianti, agli artigiani, agli operatori mercatali per dar vita una città più coesa, più attiva, più vitale - ha esordito Carla Palone -. Crediamo che da questo accordo possa scaturire un laboratorio interessante per la produzione di lavori di ricerca comune.
Ringrazio la professoressa Carrera, con la quale l’amministrazione ha già avuto modo di collaborare e che ha portato “dentro” la macchina amministrativa lo sguardo e l’entusiasmo dei ragazzi: generalmente la politica è percepita lontana dalla vita quotidiana ma, per uno studente, poter entrare nel merito delle scelte di un’amministrazione, magari approfondendo il contenuto di una determina, di una delibera o gli obiettivi di una ricerca urbana significa diventare parte attiva di un processo che produce degli effetti sulla quotidianità. E questo è sicuramente un dato positivo. Ringrazio lo staff di Porta Futuro, che segue il programma d_Bari, e soprattutto il professor Ponzio per la stipula di questo protocollo che sancisce una volta di più il rapporto di collaborazione e confronto costante di questa amministrazione con la principale istituzione accademica del nostro territorio”.
“Uno dei compiti statutari dell’università, individuato come terza missione, è quello di svolgere azioni sul territorio - ha sottolineato Paolo Ponzio -: un lavoro che negli ultimi anni ha visto un sensibile sviluppo specie nell’ambito delle politiche urbane e delle amministrazioni locali, campo nel quale la professoressa Carrera è una delle nostre figure più prestigiose. Quello che firmiamo oggi è un atto di innovazione umanistica perché, laddove sperimentiamo nuove forme non solo di rapporto con altre istituzioni ma anche di sviluppo di nuove prospettive di ricerca, stiamo portando avanti quella innovazione umanistica che è in primo luogo innovazione sociale, Questo programma di cooperazione è interessante in quanto non solo mette insieme le competenze del nostro dipartimento e quelle degli uffici allo sviluppo economico comunale, ma soprattutto riconosce un ruolo di primo piano agli studenti nel rapporto con il territorio, cosicché possano monitorare e valutare la trasformazione urbana in diversi contesti. La sigla di questo protocollo, di fatto, dà forma e cornice istituzionale a un rapporto di collaborazione prezioso che portiamo avanti da tempo e che speriamo possa proseguire anche in futuro”.
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