La Campania è stata nuovamente scossa da un terremoto il 2 ottobre, alle 22:08, con epicentro situato nei Campi Flegrei, una zona vulcanica nell'area metropolitana di Napoli. La magnitudo del sisma è stata registrata a 4, con una profondità di 3 chilometri, secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
La scossa ha causato notevole apprensione tra la popolazione, portando molte persone a scendere in strada per cercare sicurezza. La zona di via Pisciarelli, epicentro del terremoto, ha visto numerose persone trascorrere la notte all'aperto, sia nel Comune di Pozzuoli che nella frazione di Agnano, situata a Napoli.
Nel corso della notte, sono state condotte verifiche di stabilità sugli edifici, sia pubblici che privati, per garantire la sicurezza della popolazione. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni significativi fino a quel momento, anche se alcuni calcinacci sono caduti, soprattutto nell'area di Agnano.
Le autorità sono state mobilitate per affrontare la situazione e il centralino dei vigili del fuoco di Napoli ha ricevuto numerose telefonate da cittadini spaventati alla ricerca di informazioni e aiuto.
Dopo la scossa, molte persone nelle zone vicine all'epicentro hanno preferito passare la notte fuori dalle loro abitazioni, alcune per strada e altre presso parenti o amici, per sentirsi al sicuro.
Nella mattinata successiva, la circolazione ferroviaria, precedentemente sospesa per precauzione nella zona del Nodo di Napoli, è stata gradualmente ripristinata dopo che i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) hanno effettuato i controlli di sicurezza necessari sulla linea ferroviaria a seguito del terremoto.
La scossa ha causato notevole apprensione tra la popolazione, portando molte persone a scendere in strada per cercare sicurezza. La zona di via Pisciarelli, epicentro del terremoto, ha visto numerose persone trascorrere la notte all'aperto, sia nel Comune di Pozzuoli che nella frazione di Agnano, situata a Napoli.
Nel corso della notte, sono state condotte verifiche di stabilità sugli edifici, sia pubblici che privati, per garantire la sicurezza della popolazione. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni significativi fino a quel momento, anche se alcuni calcinacci sono caduti, soprattutto nell'area di Agnano.
Le autorità sono state mobilitate per affrontare la situazione e il centralino dei vigili del fuoco di Napoli ha ricevuto numerose telefonate da cittadini spaventati alla ricerca di informazioni e aiuto.
Dopo la scossa, molte persone nelle zone vicine all'epicentro hanno preferito passare la notte fuori dalle loro abitazioni, alcune per strada e altre presso parenti o amici, per sentirsi al sicuro.
Nella mattinata successiva, la circolazione ferroviaria, precedentemente sospesa per precauzione nella zona del Nodo di Napoli, è stata gradualmente ripristinata dopo che i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) hanno effettuato i controlli di sicurezza necessari sulla linea ferroviaria a seguito del terremoto.