BARI - Il 2 dicembre 1943 segnò un tragico punto di svolta nella storia della città portuale di Bari. In quel giorno la città fu testimone di uno dei più devastanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, un evento che ha lasciato un'impronta indelebile nella memoria collettiva e un segno incancellabile nella storia della città. Ma tale episodio bellico fu un capitolo piuttosto oscuro della Seconda Guerra Mondiale.
Durante quel periodo, Bari era una base
strategica per gli Alleati e ospitava una grande quantità di truppe e materiali
militari. Questa importanza strategica non sfuggì all'attenzione delle forze
dell'Asse, in particolare della Germania nazista. Bari divenne quindi un
obiettivo di alto valore per i bombardieri nemici. Tuttavia, l’accaduto rivelò
inquietanti segreti militari creando dubbi sulla legittimità degli armamenti
posseduti dagli alleati e presenti in quei giorni nel porto della città.
Nel
tentativo di chiarire alcuni di questi dubbi e dei misteri più rilevanti, il
professor Francesco Introna, ordinario di medicina legale nell’Università degli
Studi di Bari, terrà una relazione relativa ad alcuni suoi studi sull’accaduto,
durante una serata organizzata dal Rotary Club Bari che si terrà martedi 7
novembre, presso Villa De Grecis.
“La relazione del prof. Introna, insieme agli
interventi di autorità cittadine e testimoni oculari superstiti,” dichiara il prof.
Amirante del Politecnico di Bari, presidente del Rotary Club Bari “dà di fatto il
via alle commemorazioni dell’80^ ricorrenza di questo tragico evento della
Seconda guerra mondiale. Un piccolo contributo, quello del Rotary, per
tentare di fornire alcune risposte attese da tempo dalla città su alcuni dei
misteri più rilevanti ed inquietanti dell’accaduto.”