ACQUAVIVA DELLE FONTI - I Carabinieri della Stazione CC di Acquaviva delle Fonti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, traendo in arresto un quarantaquattrenne (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa).
Il provvedimento scaturisce da una complessa ed articolata attività di indagine svolta dai predetti militari che, a seguito del furto in una abitazione consumato in Acquaviva delle Fonti la sera del 18 maggio 2022, attraverso l’acquisizione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e avvalorati da indagini tecniche, sono riusciti prima a risalire all’autovettura utilizzata dai malfattori e poi ad identificare uno dei due presunti autori del delitto.
Il bottino, in gran parte costituito da preziosi, del valore di circa ottomila euro, era custodito in una cassaforte a muro che è stata aperta con chiavi alterate. I carabinieri hanno localizzato il destinatario del provvedimento in una struttura sanitaria del capoluogo e lo hanno associato alla Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Va sottolineato che, in tutti i casi, i relativi procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza, in ordine al reato contestato, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Il provvedimento scaturisce da una complessa ed articolata attività di indagine svolta dai predetti militari che, a seguito del furto in una abitazione consumato in Acquaviva delle Fonti la sera del 18 maggio 2022, attraverso l’acquisizione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e avvalorati da indagini tecniche, sono riusciti prima a risalire all’autovettura utilizzata dai malfattori e poi ad identificare uno dei due presunti autori del delitto.
Il bottino, in gran parte costituito da preziosi, del valore di circa ottomila euro, era custodito in una cassaforte a muro che è stata aperta con chiavi alterate. I carabinieri hanno localizzato il destinatario del provvedimento in una struttura sanitaria del capoluogo e lo hanno associato alla Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Va sottolineato che, in tutti i casi, i relativi procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza, in ordine al reato contestato, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.