Aggressione al Pronto Soccorso di Ostuni: solidarietà dei medici e impegno contro la violenza


BRINDISI - Nel Pronto Soccorso di Ostuni si è verificato un nuovo episodio di violenza contro gli operatori sanitari, aggiungendo ulteriori preoccupazioni per la sicurezza del personale medico. L'Ordine dei Medici della provincia di Brindisi, di fronte a questo ennesimo atto di violenza, ha espresso la sua solidarietà verso chi è stato vittima di questo gesto, annunciando anche la decisione di costituirsi parte civile.

In un comunicato, l'Ordine dei Medici ha sottolineato che gli operatori sanitari dedicano quotidianamente la loro professionalità con impegno al servizio della salute pubblica, rischiando la propria incolumità in strutture che dovrebbero essere adeguatamente vigilate. La violenza nei confronti del personale medico è un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante, che richiede interventi mirati per garantire la sicurezza negli ambienti sanitari.

L'Ordine dei Medici ha evidenziato la necessità di investire nella sicurezza e di implementare un piano con risorse adeguate per affrontare questa problematica. Nonostante gli appelli ripetuti nel corso degli anni, si sottolinea che sono stati compiuti pochi o minimi progressi in questo senso.

Inoltre, in occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, l'Ordine dei Medici ha ribadito il suo impegno a condannare ogni forma di violenza e ha sottolineato la volontà di sostenere iniziative volte a contrastare e eradicare un fenomeno che viola i diritti umani in ogni loro aspetto. La solidarietà e la costituzione parte civile rappresentano un chiaro segnale dell'unità della comunità medica nella lotta contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari.

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