Avril Lavigne e Sum 41 in concerto all'I-Days Milano, per una serata all'insegna del pop punk



Dopo l’annuncio del primo headliner degli I-Days Milano 2024 (i Green Day protagonisti della serata del 16 giugno 2024), altri due grandi nomi si aggiungono alla lista di stelle della musica che scalderanno l’estate di Milano: i Sum41 e Avril Lavigne saranno i co-headliner di martedì 9 luglio sul palco dell’Ippodromo Snai La Maura per un doppio show irripetibile all’insegna del pop punk, confermando gli I-Days come garanzia di una proposta di eventi unici e mai banali.

Il live dei Sum 41 sarà l’ultima occasione per i fan per vedere sul palco la band canadese che lo scorso maggio ha annunciato lo scioglimento ma non prima della pubblicazione del doppio album “Heaven :x: Hell” – anticipato a settembre dal singolo “Landmines” – e del “When The Sum Sets Tour” che li vedrà protagonisti sui più importanti palchi di tutto il mondo tra i quali quello degli I-Days Milano 2024.

Deryck Whibley, Dave Baksh, Jason McCaslin, Tom Thacker, Frank Zummo saluteranno così i fan che sono stati al loro fianco durante una carriera costellata di successi lunga 27 anni che li ha portati ai vertici del pop punk come “Fat Lip”, “In Too Deep”, “Still Waiting”, “The Hell Song”, oltre 15 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, molteplici piazzamenti nella cclassifica Billboard e nomination ai Grammy Awards.


Anche la regina del pop punk Avril Lavigne calcherà il palco dell’Ippodromo Snai La Maura con un concerto che sarà un vero e proprio viaggio in oltre 20 anni di musica che man mano ha catturato sempre nuovi appassionati a partire da hit come “Complicated”, “Sk8er Boi” e “I’m With You” (inclusi nel disco di debutto “Let Go” che nel 2002 l’ha portata nell’Olimpo della musica) passando per “My Happy Ending” (parte di “The Best Damn Thing” disco del 2004 che ha esordito al primo posto della classifica album sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito), “Girlfriend” (singolo che ha raggiunto la prima posizione della classifica Billboard dei singoli e parte di “The Best Damn Thing”, terzo album dell’artista canadese che ha debuttato al primo posto della classifica Billboard), “What The Hell” e “Here's to Never Growing Up”.

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