BISCEGLIE - “I bambini sono la priorità , il futuro. Eppure, salvo interventi straordinari dell’ultima ora, da venerdì 1° dicembre, 15 dei nostri bambini dovranno rimanere a casa. Abbiamo chiesto alle Istituzioni di intervenire ma ad oggi il nostro appello è caduto sostanzialmente nel vuoto. Potremmo anche chiudere Villa Giulia in maniera definitiva”.
Con queste parole, le suore francescane alcantarine che gestiscono il Centro diurno socio-educativo per minori di Villa Giulia, attivo da decenni a Bisceglie, denunciano la situazione che le costringerà a ridurre notevolmente le attività della struttura. E intanto l’evento ‘Diritti alla ribalta’, organizzato proprio per oggi, giovedì 30 novembre, è annullato.
Dal 1° dicembre, infatti, le suore che coordinano le attività del Centro saranno costrette a comunicare a ben 15 famiglie l’impossibilità di continuare ad accogliere i loro figli. Questo perché i minori, nonostante l’ammissione, non hanno ricevuto il finanziamento dei buoni servizio della Regione Puglia. I fondi regionali, quindi, non sono sufficienti a garantire un servizio iniziato già da tre mesi e, improvvisamente, la vita di 15 famiglie, di 15 bambini e ragazzi biscegliesi, sarà stravolta e rischia di essere compromessa.
“Abbiamo provato a coinvolgere il Comune e il Piano sociale di zona ma i risultati non sono stati quelli sperati. A settembre il centro per minori Villa Giulia ha regolarmente avviato i propri servizi, in favore dei bambini che hanno potuto così beneficiare di un luogo ‘sicuro’. Un posto che, oltre al sostegno scolastico, offre percorsi educativi individuali, supporto nelle autonomie, servizio mensa, trasporto e tanto altro. Villa Giulia è un luogo dove i ragazzi possono costruire la propria crescita, intessere relazioni sincere e interazioni reali, in un mondo e in un contesto nei quali è sempre più difficile essere bambini e adolescenti. Da domani per 15 di loro non sarà più così”, spiegano da Villa Giulia.
Il Centro Villa Giulia, vera e propria eccellenza in campo socio-educativo e orgoglio per la città di Bisceglie, è oggi vittima di un sistema farraginoso, che non funziona e che impone di lasciare a casa 15 bambini.
“Le famiglie che frequentano il nostro Centro – continuano le suore alcantarine – hanno basse capacità economiche e non potrebbero sostenere privatamente i costi della retta mensile. E i bambini hanno per varie ragioni bisogno di Villa Giulia. Rinnoviamo il nostro appello al Comune, al sindaco Angarano e all’assessore ai servizi sociali Rigante, affinché intervengano per garantire ai bambini di continuare a frequentare il Centro, evitando loro un ulteriore trauma”.