NICOLA RICCHITELLI – Con la sua comicità racconta la vita di tutti i giorni, ma anche la “pugliesità” che è in noi, mettendo alla berlina pregi ma anche difetti del nostro essere pugliesi: «Cerco di esaltarne piuttosto la spontaneità, l’aver sempre la battuta pronta e l’essere leggeri (non superficiali) e calorosi».
I numeri parlano per lui e gli danno ragione, più di 500.000 followers su Tik Tok, ma soprattutto la comicità dei suoi video arriva a superare il milione di visualizzazioni.
Non è volgare ma semmai geniale, la sua è una comicità elegante e questo forse è il suo fiore all’occhiello, nelle situazioni dove chiunque di noi si farebbe rosso dalla rabbia, lui ci trova il lato comico: «Amo parodizzare tutto ciò che è vita reale. Sono un grande osservatore e quando sono per strada o in un qualsiasi contesto, se accade qualcosa che attira la mia attenzione me lo appunto sullo smartphone e a casa ci romanzo su una sceneggiatura, ovviamente estremizzandone il lato comico».
Noi ve lo raccontiamo in un’intervista ma a voi tutti vi consigliamo di scoprirlo sul suo canale di Tik Tok: lui è Daniele Condotta, e attraverso le nostre domande e le sue risposte vi raccontiamo la sua comicità.
Daniele, innanzitutto ti dò il benvenuto sulle pagine del nostro giornale. Come stai?
R: «Benissimo e grazie a voi per avermi ospitato nel vostro spazio quest’oggi».
Personalmente ti ho conosciuto su Tik Tok. Quanto devi la tua popolarità a questo social?
R: «Popolarità è un termine che non mi piace. La “popolarità” legata ai numeri è un semplice dato effimero. Semplicemente ho da piccolino una grande passione, che è quella di voler far ridere la gente. Lo facevo a scuola, lo faccio nella vita di tutti i giorni e provo a farlo anche con i vari video che posto sui social. Ho iniziato nel 2014 e son felice che a distanza di ormai 9 anni sono ancora qui a divertirmi, io in primis, come il primo giorno. La mia non è retorica, ma sapere che un mio video o una mia battuta abbiano strappato della gioia a qualcun altro è quello che mi rende felice».
Quanto la vita reale ispira la tua comicità?
R: «Tantissimo. Amo parodizzare tutto ciò che è vita reale. Sono un grande osservatore e quando sono per strada o in un qualsiasi contesto, se accade qualcosa che attira la mia attenzione me lo appunto sullo smartphone e a casa ci romanzo su una sceneggiatura, ovviamente estremizzandone il lato comico».
Soprattutto quanto la tua baresità e la pugliesità influiscono nella realizzazione dei tuoi sketch?
R: «La “Pugliesità” è stata fondamentale ed è parte di me. E Per pugliesità non intendo parlare in dialetto stretto ed inveire in maniera volgare contro qualcuno un altro, come purtroppo troppi fanno, perché così danno solo dare un’immagine distorta della nostra meravigliosa Puglia e del popolo meraviglioso quale siamo. Io cerco invece di esaltarne piuttosto la spontaneità, l’aver sempre la battuta pronta e l’essere leggeri (non superficiali) e calorosi».
Cosa ti diverte di più della nostra quotidianità pugliese?
R: «Tutto. Il nostro mood con il quale affrontiamo qualsiasi situazione di vita è unico. Riusciamo a vedere il bicchiere mezzo pieno, lì dove altri nemmeno vedono il bicchiere…».
E cosa trovi tristemente divertente?
R: «qui non c’entra la Pugliesità o meno, ti parlo in generale e credo che in generale sia il trash ad essere ormai tristemente divertente. E ne siamo ormai invasi di trash…».
Gli ultimi video raccontano gli alti e bassi della vita di cameriere tra i tavoli di un ristorante, come mai ti senti così vicino a questa professione?
R: «è una professione che ho fatto per 6 mesi, anni e anni fa, ma che mi è rimasta nel cuore. Credo che fare il cameriere sia uno dei lavori più belli, perché hai a che fare con tanta gente, ma è anche uno dei lavori più assurdi, proprio perché hai a che fare con tanta gente (ride) non so se ho reso l’idea. Una volta seduto su quel tavolino, molto clienti sembra quasi spengano il cervello ed entrino in una dimensione parallela, dove sfornano richieste o si comportano in maniera allucinante. E quindi ho deciso di raccogliere questi aneddoti e farne una collezione di video comici».
Nella vita reale chi è Daniele Condotta?
R: «Esattamente lo stesso cazzone che vedi nei video…».
Quando hai scoperto questa tua vena comica?
R: «…da piccolino. A scuola, mi divertiva imitare i maestri e fare battute con i miei compagni di scuola».
Dove vuoi che ti porti la tua comicità?
R: «Non ne ho idea. Non sono uno di quelli che ha la presunzione con la propria comicità di voler fare morali o cose simili, quello che mi interessa è fare della comicità accessibile a tutti, che non vuol dire banale, che faccia ridere “di pancia” e che non sia mai volgare. E spero di riuscire a farlo ancora per anni».
Quali progetti bollono in pentola nel prossimo futuro?
R: «Ci sono due film all’orizzonte. Uno che mi sono autoprodotto con i miei mezzi e che uscirà sul mio canale YouTube e un altro che andrà su una piattaforma televisiva. Speriamo bene e incrociamo le dita».
R: «Ci sono due film all’orizzonte. Uno che mi sono autoprodotto con i miei mezzi e che uscirà sul mio canale YouTube e un altro che andrà su una piattaforma televisiva. Speriamo bene e incrociamo le dita».