BARI - In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre domani, 25 novembre, sul bacone dell’ufficio del sindaco a Palazzo di Città è stato affisso un banner che riporta i versi scritti in una lettera dalla poetessa, artista e attivista peruviana Cristina Torre Cáceres.
“Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.
“Il nostro è un gesto simbolico per manifestare vicinanza a quanti in questi giorni saranno in piazza e per strada per manifestare contro la violenza sulle donne - spiega il sindaco Decaro -. La morte di Giulia Cecchettin è solo l’ultimo episodio di una strage quotidiana che continua a consumarsi sotto i nostri occhi. Nessuno potrà ritenersi assolto se alle parole di questi giorni non farà seguire azioni e responsabilità. Le parole della poetessa peruviana ci hanno colpito perché rappresentano una testimonianza morale e politica di fronte alla quale non possiamo voltarci dall’altra parte. “Voglio essere l’ultima” è un grido disperato che ci spinge a impegnarci sempre di più, ogni giorno, ciascuno nella propria sfera privata, professionale, pubblica e sociale, per contrastare la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere e ad agire, insieme a tutte le agenzie formative, per scardinare una volta per tutte quella cultura patriarcale che si nutre non solo di cattivi esempi ma anche di una diffusa, tacita connivenza”.
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