BARI - Venerdì 1° dicembre 2023, alle ore 9.00, presso l’Auditorium “A.
Quacquarelli” – Dipartimento DIRIUM, sede Santa Teresa dei Maschi,
nell’ambito dei corsi di Cristianesimo e culture europee, Agiografia e Storia
della Chiesa antica, si terrà un seminario di studio dal titolo “Santa Fara: il
culto, l'iconografia, i documenti”.
L’incontro, organizzato dal Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università di Bari Aldo Moro, in collaborazione con la Basilica-Parrocchia di Santa Fara e con la Biblioteca e l’Archivio della Provincia dei Frati Minori Cappuccini delle Puglie, intende ricostruire la storia del culto di santa Fara, dalle origini ai giorni nostri, richiamando le tappe principali del suo percorso agiografico e iconografico, con un focus sulla Basilica/Santuario di Santa Fara di Bari, e sulla parrocchia, attraverso l'illustrazione di alcuni documenti custoditi nel suo prezioso Archivio.
Santa Fara è venerata come taumaturga, guaritrice dalle patologie oculari, santa delle spighe e della provvidenza. La sua vita si colloca nella prima metà del VII secolo, epoca in cui fondò un monastero in una località della Brie (nell’attuale Dipartimento di Senna e Marna, Île-de-France) denominata Eboriacus/Evoriacas – dal IX secolo Faremoutiers (Farae monasterium, monastero/i di Fara) –, ispirandosi agli ideali del monachesimo irlandese.
Faremoutiers si inserisce infatti tra le fondazioni sorte per influenza di san Colombano e grazie all’attività dei suoi discepoli nella Gallia settentrionale. Il culto della Santa si è sviluppato lungo una cronologia di quattordici secoli – dal VII al XX secolo – che ha interessato l’Europa settentrionale e l’Italia meridionale. La migrazione del culto a Bari, agli inizi del Novecento, ha portato alla costruzione di una chiesa a lei dedicata, designata santuario il 1° febbraio del 1997, che attualmente costituisce il maggiore centro della devozione farense.
Programma:
Modera
Ada Campione, Università di Bari Aldo Moro
Saluti
Paolo Ponzio, Direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica
Fra Domenico Donatelli Ofm Cap., Parroco-Rettore della Basilica di Santa Fara
Intervengono
Angela Laghezza, Università di Bari Aldo Moro
Badessa, taumaturga, santa delle spighe: il percorso agiografico di Fara tra storia e letteratura
Giulia Perrino, Associazione del Centro Studi Normanno Svevi
La costruzione dell’immagine di Fara: icona antica per un culto moderno o icona moderna di un culto antico?
Francesco Nocco, Università di Bari Aldo Moro
65, 80, 85: tre anniversari e tre archivi
Fra Giampaolo Lacerenza Ofm Cap., Ministro provinciale dei Frati cappuccini di Puglia
Conclusioni
L’incontro, organizzato dal Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università di Bari Aldo Moro, in collaborazione con la Basilica-Parrocchia di Santa Fara e con la Biblioteca e l’Archivio della Provincia dei Frati Minori Cappuccini delle Puglie, intende ricostruire la storia del culto di santa Fara, dalle origini ai giorni nostri, richiamando le tappe principali del suo percorso agiografico e iconografico, con un focus sulla Basilica/Santuario di Santa Fara di Bari, e sulla parrocchia, attraverso l'illustrazione di alcuni documenti custoditi nel suo prezioso Archivio.
Santa Fara è venerata come taumaturga, guaritrice dalle patologie oculari, santa delle spighe e della provvidenza. La sua vita si colloca nella prima metà del VII secolo, epoca in cui fondò un monastero in una località della Brie (nell’attuale Dipartimento di Senna e Marna, Île-de-France) denominata Eboriacus/Evoriacas – dal IX secolo Faremoutiers (Farae monasterium, monastero/i di Fara) –, ispirandosi agli ideali del monachesimo irlandese.
Faremoutiers si inserisce infatti tra le fondazioni sorte per influenza di san Colombano e grazie all’attività dei suoi discepoli nella Gallia settentrionale. Il culto della Santa si è sviluppato lungo una cronologia di quattordici secoli – dal VII al XX secolo – che ha interessato l’Europa settentrionale e l’Italia meridionale. La migrazione del culto a Bari, agli inizi del Novecento, ha portato alla costruzione di una chiesa a lei dedicata, designata santuario il 1° febbraio del 1997, che attualmente costituisce il maggiore centro della devozione farense.
Programma:
Modera
Ada Campione, Università di Bari Aldo Moro
Saluti
Paolo Ponzio, Direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica
Fra Domenico Donatelli Ofm Cap., Parroco-Rettore della Basilica di Santa Fara
Intervengono
Angela Laghezza, Università di Bari Aldo Moro
Badessa, taumaturga, santa delle spighe: il percorso agiografico di Fara tra storia e letteratura
Giulia Perrino, Associazione del Centro Studi Normanno Svevi
La costruzione dell’immagine di Fara: icona antica per un culto moderno o icona moderna di un culto antico?
Francesco Nocco, Università di Bari Aldo Moro
65, 80, 85: tre anniversari e tre archivi
Fra Giampaolo Lacerenza Ofm Cap., Ministro provinciale dei Frati cappuccini di Puglia
Conclusioni