'C'è ancora domani', il film con la regia di Paola Cortellesi: recensione
Delia è "una brava donna di casa" nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito violento Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato: un meccanico che le vuole bene, un'amica spiritosa che la incoraggia, un soldato afroamericano che vorrebbe darle una mano.
E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa. La Cortellesi ci regala per il suo debutto alla regia, un film necessario, autentico e in sintonia con il publico (Che sta riempiendo i cinema).Il film è ambientato nel 1946 ma pensiamo a quante donne ancora oggi in luoghi come l’Iran, Afganistan subiscono trattamenti simili a ciò che vive la protagonista del film, Delia.Delia ricorda le protagoniste dei film di Anna Magnani, come in Bellissima o Mamma Roma, donne che farebbero di tutto per i loro figli ma che sentono stretto il loro vissuto.
La fotografia è brillante mentre la colonna sonora tra contemporaneità e classico crea un mix davvero riuscito. Emanuela Fanelli e Paola Cortellesi, sono un duo formidabile insieme.Ma tutto il cast regala interpretazioni intense e misurate.La sala del mio paese era piena di Donne, che in religioso silenzio hanno vissuto le emozioni di una storia che nonostante sembra lontana come epoca e’ simile a quelle di tante donne di oggi (Basti pensare che da Gennaio in Italia ci sono stati già 96 femminicidi).A fine visione , molti discutevano del catartico finale che ha deluso ad alcuni .Ammetto non mi ha soddisfatto del tutto, perché per Delia avrei preferito un altro destino ma la Cortellesi ha scelto una strada meno scontata, più inaspettata, la strada della speranza. La frase “C’è ancora domani” come quella iconica di Via col vento “Domani è un altro giorno”, nonostante il differente significato comunque ci invitano a sperare e credere sempre nella libertà.
VOTO: ️ ️⭐⭐⭐1/2