LECCE - Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha espresso una ferma presa di posizione in seguito al tentativo di evasione di un detenuto straniero dall'ospedale di Lecce, suscitando preoccupazioni sulla sicurezza delle strutture e la gestione delle fughe da parte delle autorità carcerarie.
Federico Pilagatti, segretario nazionale per la Puglia del SAPPE, ha ricostruito l'evento, spiegando che il detenuto, durante una visita medica all'ospedale Vito Fazzi, è riuscito ad eludere il controllo e a fuggire a piedi. Gli agenti della polizia penitenziaria e i colleghi sul posto fisso hanno prontamente reagito, bloccando il fuggitivo dopo una breve fuga. Al fine di prevenire la fuga, sono stati esplosi alcuni colpi in aria.
Pilagatti ha elogiato il personale di Polizia Penitenziaria per la sua estrema professionalità nel gestire la situazione, ma ha anche sottolineato la frequenza dei tentativi di fuga da parte dei detenuti, che sta diventando una statistica preoccupante. Ha evidenziato la gravità dell'evento, avvenuto in un ospedale con la presenza di altri pazienti, personale medico e sanitario.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha sottolineato le difficili condizioni in cui lavora il personale di polizia penitenziaria, evidenziando la necessità di un nuovo modello custodiale. Ha citato la mancanza di strumenti adeguati, come il taser, per garantire la sicurezza del personale. Capece ha sollecitato provvedimenti urgenti e ha richiamato l'incontro con il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, durante il quale è stata discussa la questione delle aggressioni ai poliziotti.
Capece ha anche espresso apprezzamento per l'impegno del Ministro della Giustizia Carlo Nordio e del suo omologo albanese Ulsi Manja nel trasferire i detenuti albanesi dalle carceri italiane ai penitenziari del loro Paese d'origine. Auspica accordi simili con altri Paesi che hanno un alto numero di loro connazionali tra i detenuti in Italia.
Federico Pilagatti, segretario nazionale per la Puglia del SAPPE, ha ricostruito l'evento, spiegando che il detenuto, durante una visita medica all'ospedale Vito Fazzi, è riuscito ad eludere il controllo e a fuggire a piedi. Gli agenti della polizia penitenziaria e i colleghi sul posto fisso hanno prontamente reagito, bloccando il fuggitivo dopo una breve fuga. Al fine di prevenire la fuga, sono stati esplosi alcuni colpi in aria.
Pilagatti ha elogiato il personale di Polizia Penitenziaria per la sua estrema professionalità nel gestire la situazione, ma ha anche sottolineato la frequenza dei tentativi di fuga da parte dei detenuti, che sta diventando una statistica preoccupante. Ha evidenziato la gravità dell'evento, avvenuto in un ospedale con la presenza di altri pazienti, personale medico e sanitario.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha sottolineato le difficili condizioni in cui lavora il personale di polizia penitenziaria, evidenziando la necessità di un nuovo modello custodiale. Ha citato la mancanza di strumenti adeguati, come il taser, per garantire la sicurezza del personale. Capece ha sollecitato provvedimenti urgenti e ha richiamato l'incontro con il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, durante il quale è stata discussa la questione delle aggressioni ai poliziotti.
Capece ha anche espresso apprezzamento per l'impegno del Ministro della Giustizia Carlo Nordio e del suo omologo albanese Ulsi Manja nel trasferire i detenuti albanesi dalle carceri italiane ai penitenziari del loro Paese d'origine. Auspica accordi simili con altri Paesi che hanno un alto numero di loro connazionali tra i detenuti in Italia.