LECCE – Oltre 300 studenti hanno riempito questa mattina l’aula
magna Y1 del Centro Ecotekne di UniSalento per ascoltare ed omaggiare Silvio Garattini, 95 anni,
luminare della medicina e della farmacologia, baluardo della ricerca scientifica libera e
indipendente. In occasione del 16° Corso di aggiornamento “Ambiente e Salute” organizzato dalla
Lega contro i tumori di Lecce, con il patrocinio dell’Università del Salento, il fondatore e presidente
dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” ha tenuto una lectio magistralis sul tema
“L’approccio One Health in Sanità”, sottolineando come Salute umana, animale e dell’ecosistema
siano “indissolubilmente legate”.
“L’Italia è uno dei Paesi più inquinati d’Europa – ha evidenziato il Prof. Garattini - e tra i tanti fattori inquinanti vanno considerati anche gli effetti della presenza di 12 milioni di fumatori e dei 14 mila ettari di campagne dedicate alla coltivazione del tabacco. Tutto contribuisce alla qualità della nostra Salute. Un tempo la dieta mediterranea era l’alimentazione ideale. Ma oggi i cibi sono inquinati, dunque occorre nutrirsi in maniera varia e moderata. Serve una presa di coscienza dei rischi e uno sforzo collettivo, in particolare delle Istituzioni pubbliche: devono sostenere il concetto di Salute unica, perché senza salute non c’è economia né vita. Purtroppo la Prevenzione in Italia è invece del tutto trascurata, mentre spendiamo tantissimo per curare le malattie e l’eccesso di attenzione al mercato impegna inutilmente il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Sappiamo che più del 50% delle malattie croniche e oltre il 70% dei tumori sono evitabili, eppure nel nostro Paese muoiono oltre 170mila persone all’anno di tumore! Basterebbe adottare i cosiddetti buoni stili di vita (niente fumo, alcol, sedentarietà, cattiva alimentazione) che dipendono da noi e dalla società civile che deve facilitarne la realizzazione. Serve un cambio di paradigma nella medicina e nel Sistema Sanitario Nazionale. Prevenzione è cura dell’ambiente, contrasto all’inquinamento, alla perdita di biodiversità. È lotta alle disuguaglianze. È educazione, scolastica e universitaria, per non diventare schiavi di certe logiche di mercato. È risparmio per il Sistema sanitario nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per la popolazione umana”.
Emozionate l’omaggio rivolto allo scienziato bergamasco da parte di tante scuole del territorio leccese: molti studenti hanno indossato per l’occasione il “dolcevita” bianco che, ancor più del camice bianco, è divenuto il segno distintivo del professor Garattini negli anni della sua lunga carriera in cui ha sempre rappresentato, con rigore e passione, le ragioni e la funzione civile e sociale della Scienza.
“Grazie Prof”, “Una Sola Salute”, “Ambiente è Salute”, “W la Ricerca libera e indipendente”: sono solo alcuni dei cartelloni con cui ragazzi e ragazze, insieme a tantissimi docenti, educatori, professionisti e semplici cittadini, hanno abbracciato idealmente lo scienziato durante il flash-mob che ha tinto di giallo la platea. Non sono mancati i saluti e i doni da parte dei tanti giovani presenti: studenti e studentesse del Liceo “Stampacchia” di Tricase hanno ideato il logo “One Health” impresso su una t-shirt con cui hanno omaggiato il prof. Garattini, poi un appassionato intervento e un libro donato dai futuri “camici bianchi”, studenti e studentesse del Liceo scientifico “Banzi” di Lecce che frequentano il percorso di potenziamento con Curvatura biomedica, e infine un dono artistico realizzato dagli studenti del Liceo artistico “Vanoni” di Nardò. In sala anche 70 corsisti del corso di laurea in Infermieristica di Lecce.
I lavori, coordinati dalla giornalista Tiziana Colluto, hanno preso il via con l’introduzione del presidente Lilt Lecce, Carmine Cerullo, sul tema della giornata, “L’approccio One Health in Sanità”: “Per abbattere l’esplosione dell’incidenza dei tumori è fondamentale operare una rivoluzione sia negli stili di vita del singolo che della società – ha rimarcato - con interventi concreti non solo in ambito sanitario, ma anche e soprattutto economico ed ambientale e ciò richiede necessariamente nuove competenze e nuovi approcci da parte dei professionisti sanitari, delle istituzioni e della politica”.
In apertura, hanno portato i saluti istituzionali la prof.ssa Luisa Siculella, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia MedTec dell’Università del Salento, l’assessore regionale alla Salute Rocco Palese, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi, il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini e il consigliere Fabio Tarantino per la Provincia di Lecce.
Dopo la lectio del prof. Garattini sul tema “Il Sistema Sanitario Nazionale ed il futuro della nostra Salute” e l’omaggio delle scuole, si è aperta la seconda sessione dei lavori. Molto apprezzate e partecipate sono state le relazioni dei docenti dell’Università del Salento: la biologa Eleonora Stanca sul tema “Uomo, Natura e Ambiente: una sola Salute” e sul rapporto tra tumori ed inquinamento, poi Luigi Spedicato, docente di Sociologia di UniSalento (“Promuovere l’alfabetizzazione scientifica - Public Understanding of Science”) e Pierluigi Lopalco, docente di Igiene - MedTec UniSalento (“Modelli sanitari integrati per la salvaguardia della Salute pubblica”).
L’incontro si è concluso con l’appello finale dell’oncologo Giuseppe Serravezza, responsabile scientifico LILT Lecce che da anni denuncia la preoccupante situazione epidemiologica del territorio salentino, gravato dal triste primato nazionale della mortalità per cancro del polmone e della vescica negli uomini. “Siamo tutti egualmente coinvolti, e saremo tutti egualmente colpevoli – ha ammonito – se i nostri figli e nipoti continueranno ad ammalarsi di tumore e non solo. Ognuno di noi può e deve fare qualcosa per evitare di ammalarsi. Ai nostri Amministratori ed ai politici tutti chiedo di agire sempre con coscienza e responsabilità, tenendo presente la già grave situazione epidemiologica ed ambientale del contesto in cui operano. La migliore e più efficace prevenzione è quella di un ambiente sano e di uno stile di vita rispettoso del corpo umano e delle sue regole biologiche”.
“L’Italia è uno dei Paesi più inquinati d’Europa – ha evidenziato il Prof. Garattini - e tra i tanti fattori inquinanti vanno considerati anche gli effetti della presenza di 12 milioni di fumatori e dei 14 mila ettari di campagne dedicate alla coltivazione del tabacco. Tutto contribuisce alla qualità della nostra Salute. Un tempo la dieta mediterranea era l’alimentazione ideale. Ma oggi i cibi sono inquinati, dunque occorre nutrirsi in maniera varia e moderata. Serve una presa di coscienza dei rischi e uno sforzo collettivo, in particolare delle Istituzioni pubbliche: devono sostenere il concetto di Salute unica, perché senza salute non c’è economia né vita. Purtroppo la Prevenzione in Italia è invece del tutto trascurata, mentre spendiamo tantissimo per curare le malattie e l’eccesso di attenzione al mercato impegna inutilmente il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Sappiamo che più del 50% delle malattie croniche e oltre il 70% dei tumori sono evitabili, eppure nel nostro Paese muoiono oltre 170mila persone all’anno di tumore! Basterebbe adottare i cosiddetti buoni stili di vita (niente fumo, alcol, sedentarietà, cattiva alimentazione) che dipendono da noi e dalla società civile che deve facilitarne la realizzazione. Serve un cambio di paradigma nella medicina e nel Sistema Sanitario Nazionale. Prevenzione è cura dell’ambiente, contrasto all’inquinamento, alla perdita di biodiversità. È lotta alle disuguaglianze. È educazione, scolastica e universitaria, per non diventare schiavi di certe logiche di mercato. È risparmio per il Sistema sanitario nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per la popolazione umana”.
Emozionate l’omaggio rivolto allo scienziato bergamasco da parte di tante scuole del territorio leccese: molti studenti hanno indossato per l’occasione il “dolcevita” bianco che, ancor più del camice bianco, è divenuto il segno distintivo del professor Garattini negli anni della sua lunga carriera in cui ha sempre rappresentato, con rigore e passione, le ragioni e la funzione civile e sociale della Scienza.
“Grazie Prof”, “Una Sola Salute”, “Ambiente è Salute”, “W la Ricerca libera e indipendente”: sono solo alcuni dei cartelloni con cui ragazzi e ragazze, insieme a tantissimi docenti, educatori, professionisti e semplici cittadini, hanno abbracciato idealmente lo scienziato durante il flash-mob che ha tinto di giallo la platea. Non sono mancati i saluti e i doni da parte dei tanti giovani presenti: studenti e studentesse del Liceo “Stampacchia” di Tricase hanno ideato il logo “One Health” impresso su una t-shirt con cui hanno omaggiato il prof. Garattini, poi un appassionato intervento e un libro donato dai futuri “camici bianchi”, studenti e studentesse del Liceo scientifico “Banzi” di Lecce che frequentano il percorso di potenziamento con Curvatura biomedica, e infine un dono artistico realizzato dagli studenti del Liceo artistico “Vanoni” di Nardò. In sala anche 70 corsisti del corso di laurea in Infermieristica di Lecce.
I lavori, coordinati dalla giornalista Tiziana Colluto, hanno preso il via con l’introduzione del presidente Lilt Lecce, Carmine Cerullo, sul tema della giornata, “L’approccio One Health in Sanità”: “Per abbattere l’esplosione dell’incidenza dei tumori è fondamentale operare una rivoluzione sia negli stili di vita del singolo che della società – ha rimarcato - con interventi concreti non solo in ambito sanitario, ma anche e soprattutto economico ed ambientale e ciò richiede necessariamente nuove competenze e nuovi approcci da parte dei professionisti sanitari, delle istituzioni e della politica”.
In apertura, hanno portato i saluti istituzionali la prof.ssa Luisa Siculella, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia MedTec dell’Università del Salento, l’assessore regionale alla Salute Rocco Palese, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi, il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini e il consigliere Fabio Tarantino per la Provincia di Lecce.
Dopo la lectio del prof. Garattini sul tema “Il Sistema Sanitario Nazionale ed il futuro della nostra Salute” e l’omaggio delle scuole, si è aperta la seconda sessione dei lavori. Molto apprezzate e partecipate sono state le relazioni dei docenti dell’Università del Salento: la biologa Eleonora Stanca sul tema “Uomo, Natura e Ambiente: una sola Salute” e sul rapporto tra tumori ed inquinamento, poi Luigi Spedicato, docente di Sociologia di UniSalento (“Promuovere l’alfabetizzazione scientifica - Public Understanding of Science”) e Pierluigi Lopalco, docente di Igiene - MedTec UniSalento (“Modelli sanitari integrati per la salvaguardia della Salute pubblica”).
L’incontro si è concluso con l’appello finale dell’oncologo Giuseppe Serravezza, responsabile scientifico LILT Lecce che da anni denuncia la preoccupante situazione epidemiologica del territorio salentino, gravato dal triste primato nazionale della mortalità per cancro del polmone e della vescica negli uomini. “Siamo tutti egualmente coinvolti, e saremo tutti egualmente colpevoli – ha ammonito – se i nostri figli e nipoti continueranno ad ammalarsi di tumore e non solo. Ognuno di noi può e deve fare qualcosa per evitare di ammalarsi. Ai nostri Amministratori ed ai politici tutti chiedo di agire sempre con coscienza e responsabilità, tenendo presente la già grave situazione epidemiologica ed ambientale del contesto in cui operano. La migliore e più efficace prevenzione è quella di un ambiente sano e di uno stile di vita rispettoso del corpo umano e delle sue regole biologiche”.