BARI – #DattiunOcchio, iniziativa promossa da Gilead con il supporto di
Europa Donna Italia e Triumph e in collaborazione con Freeda Media, prosegue anche a Bari.
I prossimi 3, 4, 5 Novembre nel punto vendita Triumph di Bari, attraverso leaflet, stickers posti nei
camerini con QRCode che rimanda ad approfondimenti tematici, #DattiunOcchio promuoverà due
messaggi molto importanti: il primo non trascurare la prevenzione, rilevando segnali sospetti
come ad esempio gonfiore, perdite dai capezzoli, segnalandoli tempestivamente allo specialista e
pianificare i controlli come mammografia e ecografia mammaria; il secondo per le donne con
tumore al seno è di non rinunciare al proprio desiderio di essere donna con la propria
femminilità, ci dice Francesca Casino, titolare dello store assieme a Nunzio Spagnoli e Pietro
Grassi.
Una prevenzione costante permette diagnosi tempestive; una diagnosi tempestiva, soprattutto nella forma più aggressiva come il tumore al seno triplo negativo, permette un percorso di cura più efficace. Il tumore al seno è quello più frequentemente diagnosticato con 55.700 nuovi casi stimati nel 2022, +0,5% rispetto al 2020.
L’adesione allo screening mammografico nel 2021 si è attestato al 56% (dato che non considera le donne che non hanno aderito all’invito e che si erano sottoposte a mammografia i 12 mesi precedenti), 8 punti percentuali rispetto al 2020, ma non ancora ai livelli pre-pandemici del 60%. 1 Nel 2021 ogni 100 donne esaminate, circa 6 sono state richiamate per effettuare un’indagine supplementare: un approfondimento radiologico, un’ecografia, una visita clinica o, più raramente, un prelievo bioptico. Il numero di carcinomi diagnosticati allo screening è stato pari a 9.845 unità nel 2021 (contro 1.343 lesioni benigne) con un tasso di identificazione di 5,1 casi ogni 1.000 donne sottoposte a screening.
“A livello regionale c’è un grande impegno e investimento sugli screening e sulla diagnosi precoce, perché prima si intercetta la malattia, migliori sono le condizioni in cui clinici e pazienti possono affrontare il percorso terapeutico. In Puglia i dati di adesione agli screening sono allineati con quelli nazionali con alcuni picchi in alcune aree dove si arriva anche al 90% di risposta da parte della popolazione. L’invito ad aderire ai programmi di prevenzione organizzati dalle ASL è molto forte, così come quello di prestare attenzione attraverso un’osservazione costante ai cambiamenti che il seno potrebbe presentare. Il tempo è un’arma fondamentale per contrastare il tumore al seno. Afferma il prof. Alessandro delle Donne, Direttore Generale dell’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico IRCSS Giovanni Paolo II, Istituto dei Tumori di Bari e Presidente dell’Unità di Coordinamento Rete Oncologica – A questo impegno istituzionale si affiancano anche iniziative lodevoli come #DattiunOcchio che contribuiscono ad amplificare questi messaggi aumentando la sensibilizzazione nelle donne. Se la prevenzione è centrale, la presa in carico a 360° delle donne che hanno una diagnosi di tumore al seno rappresenta l’altra faccia della medaglia. Supportare le pazienti, non farle sentire sole e non farle identificare esclusivamente nella malattia è parte del percorso, una parte importante di cui non possiamo dimenticarci. Le pazienti non solo devono sentirsi bene, ma devono sentirsi belle.”
Avere una vita piena significa potere continuare a fare progetti nonostante la malattia e a sentirsi donne coltivando tutti quegli aspetti che favoriscono un benessere fisico e mentale. “Il tumore al seno irrompe nella vita di una donna in modo traumatico creando uno spaccato tra un prima e un dopo. – Afferma la dr.ssa Elisabetta Razzaboni, Dirigente Psicologo presso AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) di Modena – Uno spaccato della progettualità futura, ma anche del senso identitario, chi ero prima, chi sono dopo la diagnosi e chi sarò domani. La femminilità viene colpita a 360° per i cambiamenti fisici legati agli interventi e alle terapie; il rischio è che la donna si identifichi completamente nella malattia perdendo tutti quegli aspetti di normalità fondamentali per una buona tenuta della qualità di vita. Aiutare la donna a rompere questo schema, mantenendo il più possibile una vita normale è terapeutico. L’impegno che la donna mette nel curare la propria femminilità deve essere preservato e alimentato durante tutto il percorso, perché assume una funzione riparatrice nei confronti di una ferita che incide proprio su questa sfera. Comprare un cosmetico o un capo d’abbigliamento è un gesto che si deve compiere per se stesse per allontanare il rischio di vedersi solo come paziente.”
Supportare le donne e guidarle nelle diverse fasi che si trovano ad affrontare è centrale nell’impegno delle associazioni pazienti.
“Il messaggio principale sul quale mantenere alta l’attenzione, non solo a ottobre, è che la prevenzione rimane l’unico strumento che può fare una differenza in fase di diagnosi permettendo spesso di intervenire per tempo. Chi riceve una diagnosi di cancro al seno, deve avere la possibilità di elaborare tutte le fasi a cui va incontro, senza rinunciare alla propria identità. Lasciare che il tumore diventi l’unico pensiero impatta negativamente sulla paziente e non solo. L’impegno di Europa Donna Italia è da sempre quello di fornire alle donne tutte le informazioni e tutti gli strumenti utili per affrontare al meglio la diagnosi e l’eventuale percorso di cura. Spiega Alessandra ENA, referente di Europa Donna – Puglia.
Datti un Occhio è parte della campagna Donne in Meta ( www.donneinmeta.net ), giunta al suo terzo anno, nata per sostenere le donne con tumore al seno triplo negativo metastatico, una forma di neoplasia particolarmente aggressiva.
Informazioni su Gilead Sciences
Gilead Sciences è una società biofarmaceutica californiana che da oltre 35 anni ricerca e sviluppa farmaci innovativi per contribuire alla salute del mondo. L’azienda è impegnata sul fronte del progresso in medicina per la prevenzione e il trattamento di patologie come HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologiche e oncologiche. Gilead ha sede a Milano dall’anno 2000 e collabora con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e le comunità locali per ricercare, sviluppare e rendere disponibili le terapie anche per pazienti italiani.
Una prevenzione costante permette diagnosi tempestive; una diagnosi tempestiva, soprattutto nella forma più aggressiva come il tumore al seno triplo negativo, permette un percorso di cura più efficace. Il tumore al seno è quello più frequentemente diagnosticato con 55.700 nuovi casi stimati nel 2022, +0,5% rispetto al 2020.
L’adesione allo screening mammografico nel 2021 si è attestato al 56% (dato che non considera le donne che non hanno aderito all’invito e che si erano sottoposte a mammografia i 12 mesi precedenti), 8 punti percentuali rispetto al 2020, ma non ancora ai livelli pre-pandemici del 60%. 1 Nel 2021 ogni 100 donne esaminate, circa 6 sono state richiamate per effettuare un’indagine supplementare: un approfondimento radiologico, un’ecografia, una visita clinica o, più raramente, un prelievo bioptico. Il numero di carcinomi diagnosticati allo screening è stato pari a 9.845 unità nel 2021 (contro 1.343 lesioni benigne) con un tasso di identificazione di 5,1 casi ogni 1.000 donne sottoposte a screening.
“A livello regionale c’è un grande impegno e investimento sugli screening e sulla diagnosi precoce, perché prima si intercetta la malattia, migliori sono le condizioni in cui clinici e pazienti possono affrontare il percorso terapeutico. In Puglia i dati di adesione agli screening sono allineati con quelli nazionali con alcuni picchi in alcune aree dove si arriva anche al 90% di risposta da parte della popolazione. L’invito ad aderire ai programmi di prevenzione organizzati dalle ASL è molto forte, così come quello di prestare attenzione attraverso un’osservazione costante ai cambiamenti che il seno potrebbe presentare. Il tempo è un’arma fondamentale per contrastare il tumore al seno. Afferma il prof. Alessandro delle Donne, Direttore Generale dell’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico IRCSS Giovanni Paolo II, Istituto dei Tumori di Bari e Presidente dell’Unità di Coordinamento Rete Oncologica – A questo impegno istituzionale si affiancano anche iniziative lodevoli come #DattiunOcchio che contribuiscono ad amplificare questi messaggi aumentando la sensibilizzazione nelle donne. Se la prevenzione è centrale, la presa in carico a 360° delle donne che hanno una diagnosi di tumore al seno rappresenta l’altra faccia della medaglia. Supportare le pazienti, non farle sentire sole e non farle identificare esclusivamente nella malattia è parte del percorso, una parte importante di cui non possiamo dimenticarci. Le pazienti non solo devono sentirsi bene, ma devono sentirsi belle.”
Avere una vita piena significa potere continuare a fare progetti nonostante la malattia e a sentirsi donne coltivando tutti quegli aspetti che favoriscono un benessere fisico e mentale. “Il tumore al seno irrompe nella vita di una donna in modo traumatico creando uno spaccato tra un prima e un dopo. – Afferma la dr.ssa Elisabetta Razzaboni, Dirigente Psicologo presso AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) di Modena – Uno spaccato della progettualità futura, ma anche del senso identitario, chi ero prima, chi sono dopo la diagnosi e chi sarò domani. La femminilità viene colpita a 360° per i cambiamenti fisici legati agli interventi e alle terapie; il rischio è che la donna si identifichi completamente nella malattia perdendo tutti quegli aspetti di normalità fondamentali per una buona tenuta della qualità di vita. Aiutare la donna a rompere questo schema, mantenendo il più possibile una vita normale è terapeutico. L’impegno che la donna mette nel curare la propria femminilità deve essere preservato e alimentato durante tutto il percorso, perché assume una funzione riparatrice nei confronti di una ferita che incide proprio su questa sfera. Comprare un cosmetico o un capo d’abbigliamento è un gesto che si deve compiere per se stesse per allontanare il rischio di vedersi solo come paziente.”
Supportare le donne e guidarle nelle diverse fasi che si trovano ad affrontare è centrale nell’impegno delle associazioni pazienti.
“Il messaggio principale sul quale mantenere alta l’attenzione, non solo a ottobre, è che la prevenzione rimane l’unico strumento che può fare una differenza in fase di diagnosi permettendo spesso di intervenire per tempo. Chi riceve una diagnosi di cancro al seno, deve avere la possibilità di elaborare tutte le fasi a cui va incontro, senza rinunciare alla propria identità. Lasciare che il tumore diventi l’unico pensiero impatta negativamente sulla paziente e non solo. L’impegno di Europa Donna Italia è da sempre quello di fornire alle donne tutte le informazioni e tutti gli strumenti utili per affrontare al meglio la diagnosi e l’eventuale percorso di cura. Spiega Alessandra ENA, referente di Europa Donna – Puglia.
Datti un Occhio è parte della campagna Donne in Meta ( www.donneinmeta.net ), giunta al suo terzo anno, nata per sostenere le donne con tumore al seno triplo negativo metastatico, una forma di neoplasia particolarmente aggressiva.
Informazioni su Gilead Sciences
Gilead Sciences è una società biofarmaceutica californiana che da oltre 35 anni ricerca e sviluppa farmaci innovativi per contribuire alla salute del mondo. L’azienda è impegnata sul fronte del progresso in medicina per la prevenzione e il trattamento di patologie come HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologiche e oncologiche. Gilead ha sede a Milano dall’anno 2000 e collabora con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e le comunità locali per ricercare, sviluppare e rendere disponibili le terapie anche per pazienti italiani.