Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia combatte il bracconaggio: tre persone denunciate e sequestrati beni illegali

TARANTO - Nella provincia di Taranto, il presidio di Taranto del Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia è stato impegnato in un'importante operazione antibracconaggio. Durante l'azione condotta ieri, gli operatori hanno ottenuto risultati significativi, sequestrando armi illegali, selvaggina e attrezzi illegali utilizzati per la caccia.

Tra i beni confiscati figurano richiami acustici elettromagnetici, che rappresentano mezzi di caccia non consentiti. Inoltre, sono stati scoperti fucili modificati, capaci di sparare più colpi del consentito (4 o 5 anziché 3), e un fucile con matricola abrasa, il che solleva sospetti di furto e ricettazione.

Oltre alle armi, sono state sequestrate centinaia di cartucce cariche e decine di esemplari abbattuti di tordi e merli, tra cui anche alcune specie non consentite dalla legge sulla caccia. Questa operazione ha comportato l'apertura di indagini approfondite per individuare ulteriori dettagli sui casi di potenziale illecito.

Tre persone coinvolte in queste attività illegali sono state denunciate all'Autorità giudiziaria. Tali azioni dimostrano l'impegno costante del Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia nel contrastare il bracconaggio in tutto il territorio regionale.

Il coordinamento di questa operazione è stato affidato alla dirigente Rocca Anna Ettorre, che guida il Nucleo di Vigilanza Ambientale nella sua lotta per preservare l'ambiente naturale e combattere attività illegali che minacciano la fauna selvatica.

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