COLOGNO MONZESE - «Mi pare fosse il sabato, della stessa settimana in cui se ne è andata, quello che noi chiamiamo la sua casina, a Pedrengo, era in mattinata ed era illuminata, l’unica baciata dal sole. Era come se quel raggio di luce fosso il cammino che lei stava facendo e che fa tutti i giorni per andare a trovare i suoi angioletti. Era come se fosse accolta, avvolta da questa luce e, quindi, chi crede nel Signore, io credo, ad esempio, negli angioletti, nei piccoli putti che la stavano invitando con tanto calore, tanto amore, a percorrere quella strada e fosse accolta come una di loro, ed è veramente molto molto bello». Sono queste le parole pronunciate in un messaggio vocale che Monia, la giovane madre di 27 anni accusata di aver ucciso entrambi i suoi due figli neonati, ha mandato a un’amica quattro mesi dopo la morte della piccola Alice, ascoltate oggi in diretta a “Pomeriggio Cinque” - il programma condotto da Myrta Merlino su Canale5.
Qualche mese dopo la nascita e la morte del secondogenito Mattia, parla anche del rapporto con il suo compagno e padre dei due piccoli: «Io, in questo momento, sono un attimo in stand by perché sì, sono un po’ crollata in tutto. Il mio compagno c’è ancora ma diciamo che della coppia la roccia ero io quindi diciamo crollo io crolla un po’ tutto e quindi è un po' più difficile da gestire. Sono a casa dei miei durante la settimana perché c’è la compagna del mio papà a casa, mi fa compagnia, mi supporta, mi tiene un po' di compagnia e poi il weekend scendo. Vediamo un po' di riuscire a tenere unita questa storia che è sull’orlo del precipizio un po' come la mia fortuna e la mia speranza, però facciamola andare».
Qualche mese dopo la nascita e la morte del secondogenito Mattia, parla anche del rapporto con il suo compagno e padre dei due piccoli: «Io, in questo momento, sono un attimo in stand by perché sì, sono un po’ crollata in tutto. Il mio compagno c’è ancora ma diciamo che della coppia la roccia ero io quindi diciamo crollo io crolla un po’ tutto e quindi è un po' più difficile da gestire. Sono a casa dei miei durante la settimana perché c’è la compagna del mio papà a casa, mi fa compagnia, mi supporta, mi tiene un po' di compagnia e poi il weekend scendo. Vediamo un po' di riuscire a tenere unita questa storia che è sull’orlo del precipizio un po' come la mia fortuna e la mia speranza, però facciamola andare».