Protesta dei trapiantati di fegato a Bari: notifiche di e-mail per chiedere una unità operativa dedicata
BARI - Una protesta insolita ha preso forma attraverso notifiche di e-mail tutte simili, inviate dai 651 trapiantati di fegato residenti in Puglia. L'obiettivo è attirare l'attenzione dei vertici del Policlinico di Bari e della Gastroenterologia dell'ospedale barese sulla necessità di creare "una unità operativa pre e post trapianto, con posti letto adeguati e personale sufficiente". A comunicare questa iniziativa è la presidente dell'Associazione Italiana Trapiantati di Fegato (Aitp), Rita Cuna.
La richiesta dei trapiantati si concentra sulla necessità di avere un'unità operativa esclusiva che si occupi del pre e post trapianto. Attualmente, tutti i trapiantati sono seguiti dalla Gastroenterologia, ma secondo Cuna, questo reparto deve gestire non solo loro ma anche le persone in attesa di trapianto, gestendo prenotazioni, esami, visite e controlli, oltre che di pazienti affetti da altre patologie.
La presidente dell'associazione sottolinea che nonostante mesi di attesa, non hanno ricevuto alcuna risposta dalla Regione. L'ultima riunione risale a luglio, e da allora non ci sono state notizie o copie del verbale. Cuna esprime gratitudine per l'impegno della Gastroenterologia, ma sottolinea che i medici sono allo stremo, evidenziando la necessità di intervenire per risolvere la situazione.