LOCOROTONDO - Dopo il grande successo del primo appuntamento con il teatro civile, promosso dall’Aps Legalitria nell’ambito del Themis Festival, cresce l’attesa per il secondo appuntamento della rassegna.
In scena andrà lo spettacolo “Sola contro la mafia”, con Arianna Gambaccini e tratto da “Non la picchiare così. Sola contro la mafia” di Francesco Minervini, ed. La Meridiana. L’adattamento e la regia sono a cura di Vito d’Ingeo, in collaborazione con Libera Puglia. La compagnia è Teartermitage. In sala sarà presente anche l’autore del libro da cui è tratta l’opera teatrale, Francesco Minervini, per approfondire l’argomento a fine serata.
Sul palco verrà raccontata la storia di Maria, donna-bambina, che si consegna inconsapevolmente nelle mani di un boss della mafia pugliese che la soggioga, ne fa una sua proprietà e la usa per compiere operazioni e traffici illeciti. La sua coscienza, narcotizzata da un “amore malato”, si risveglia solo dinanzi alla vita che si rinnova nel suo grembo. La gravidanza, custodita e difesa con le unghie, irrompe come bagliore nel buio della sua martoriata esistenza per diventare lama con cui trinciare i fili della crudele ragnatela che la avvolge. La fuga e la decisione di farsi “testimone” contribuiranno a sgominare uno dei più efferati clan della cosiddetta “quarta mafia”. Ma a Maria non sarà restituita la libertà . Costretta, sotto protezione e con altre identità , a peregrinare con suo figlio per la penisola, sperimenterà quanto crudele sia la “prigionia legalizzata” dei testimoni di giustizia e l’insensibilità delle istituzioni.
La campagna abbonamenti è stata un vero e proprio successo, che incoraggia l’Aps Legalitria a proseguire lungo questo cammino nuovo di conoscenza, riflessione e formazione sociale. È possibile ancora sottoscrivere abbonamenti, che garantiscono l’accesso ai 5 spettacoli in programma fino a marzo 2024.
Ogni abbonamento ha un costo di €50,00 e prevede l’ingresso a tutti gli spettacoli. Il costo, invece, del singolo biglietto per ogni evento è pari a €12,00. È possibile ancora sottoscrivere abbonamenti rivolgendosi alla Pro Loco Locorotondo o telefonando ai numeri 340 3680245 oppure 379 2464209.
La rassegna di teatro civile è iniziata con l’evento del 29 ottobre 2023 e arriverà fino al 10 marzo 2024. Gli spettacoli sono incentrati su storie di chi si è contraddistinto nelle lotte alle mafie, in alcuni casi fino al sacrificio estremo: Don Pino Puglisi, Michele Fazio, Rita Atria, Lea Garofalo, Paolo Borsellino protagonisti di memoria e di insegnamento civile. Una scelta che, dopo la morte, non deve essere dimenticata ma fatta conoscere e promossa perché nessuno più paghi con la vita la scelta della legalità .
Tutti gli eventi si svolgeranno presso l’auditorium “Boccardi” dell’IISS “Basile Caramia-Gigante” a Locorotondo, in via Cisternino.
Una rassegna di teatro civile per riflettere e creare occasioni di confronto ma anche un progetto di lettura dedicato ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Questa la sintesi del THEMIS Festival, il progetto organizzato dalla Associazione di Promozione Sociale Legalitria a Locorotondo.
Gli altri appuntamenti del Teatro Sociale del Themis Festival 2023-2024
19 novembre 2023
Teatrermitage
SOLA CONTRO LA MAFIA con Arianna Gambaccini tratto da “Non la picchiare così. Sola contro la mafia” di Francesco Minervini, ed. La Meridiana adattamento e regia Vito d’Ingeo, in collaborazione con Libera Puglia
Maria, donna-bambina, si consegna inconsapevolmente nelle mani di un boss della mafia pugliese che la soggioga, ne fa una sua proprietà e la usa per compiere operazioni e traffici illeciti. La sua coscienza, narcotizzata da un “amore malato”, si risveglia solo dinanzi alla vita che si rinnova nel suo grembo. La gravidanza, custodita e difesa con le unghie, irrompe come bagliore nel buio della sua martoriata esistenza per diventare lama con cui trinciare i fili della crudele ragnatela che la avvolge. La fuga e la decisione di farsi “testimone” contribuiranno a sgominare uno dei più efferati clan della cosiddetta “quarta mafia”. Ma a Maria non sarà restituita la libertà . Costretta, sotto protezione e con altre identità , a peregrinare con suo figlio per la penisola, sperimenterà quanto crudele sia la “prigionia legalizzata” dei testimoni di giustizia e l’insensibilità delle istituzioni.
17 dicembre 2023
SIAMO QUI RIUNITI O DELLA DEMOCRAZIA IMPERFETTA
Letizia Quintavalla-Bruno Stori
Lo spettacolo parla al pubblico di politica in senso alto, con il rigore della ricerca storica e la profonda leggerezza del riso e dell’ironia. Ma di quale politica si tratta? Di quella illustrata dalla radice della parola, di quella del senso etimologico come la intendevano i greci; non la gestione della cosa pubblica o del potere, ma l’essere o il saper diventare cittadini autentici, protagonisti attivi e critici del luogo abitato dagli uomini: la polis. Politoi quindi, uomini all’altezza dell’identità di animali sociali, destinati dalla natura a superare la dimensione individualistica per affrontare coraggiosamente il rapporto con l’altro. Quell’altro che nel presente è sempre più spesso qualcuno che viene da lontano, da altre polis, da altri mondi così differenti per lingua e per cultura. È in questo orizzonte di senso che la politica è la protagonista assoluta di questo spettacolo. Condotto per mano dall’attore in un ironico e istruttivo viaggio nel tempo – che ha inizio dalla culla della democrazia, l’Atene di 2500 anni fa – il pubblico approderà sorpreso a un oggi carico di contraddizioni e disuguaglianze, scoprendo o riscoprendo le tante imperfezioni, le storture, i camuffamenti delle democrazie del nostro tempo. Sarà curioso allora avvedersi di come la Democrazia non sia una conquista acquisita, né d’altronde una sterile utopia, ma sia invece un tentativo in movimento, un’affascinante ipotesi di lavoro, una tensione ancora da agire.
28 gennaio 2024
Christian Di Domenico
U PARRINU
LA MIA STORIA CON PADRE PINO PUGLISI UCCISO DALLA MAFIA
die con Christian Di Domenico
regia CHRISTIAN DI DOMENICO
Mi capita spesso di rimanere stupito quando mi dicono che i grandi, e intendo i grandi uomini, andavano in un posto da mortali come il mare, da corpi di peccatori buttati al sole. D’estate magari, in Sicilia, dentro quel caldo d’inferno. È che uno non se l’immagina proprio. Ma il futuro parrinu di Brancaccio, a Palermo, assassinato dalla mafia nel settembre novantatré davanti casa con un colpo di pistola alla nuca, al mare ci andava eccome. Perché era nu parrinu strano. Anticonformista. Che metteva i calzoni. E ci andava con i ragazzini delle periferie perché, almeno una volta, giocassero lontano dalle strade. Ecco, la storia di Christian inizia proprio al mare, su una scogliera, precisamente. La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia; una storia semplice, narrazione di un attore solo con na pocu di musica. Nu ricordu sfumato, che si snoda tra fatti di cronaca, politica e lotta sin da quella prima giornata di mare coi bambini du parrinu strano coi calzoni. Lì Christian fa esperienza dell’onore dei mafiosi, obbligati sin da bambini a non chiedere mai scusa a nessuno. Ma il ragazzo impara anche l’onore del perdono, che Pino porterà a san Gaetano di Brancaccio, quartiere con la più alta concentrazione mafiosa dell’intera Sicilia, e che manterrà sempre fino a quel giorno di metà settembre novantatré.
18 febbraio 2024
“Libere donne contro la mafia”
Testo e regia Cinzia Caminiti
con Cinzia Caminiti, Barbara Cracchiolo, Simona Gualtieri e Sabrina Tellico
Aiuto regia e fonica Nicoletta Nicotra
Azioni mimiche Barbara Cracchiolo e Simona Gualtieri,
Costumi Sartoria Ina Costa
Si tratta di un atto unico che intende ribadire l’impegno sociale contro la mafia dei veli neri, della morte, che continua ad annidarsi in ogni angolo della nostra società , magari camuffata, tra stretta di mano, sorrisi ed abiti eleganti, falsamente generosa e disponibile, ma capace, come è sempre stato, di atti crudeli e violenti. Lo spettacolo parte da una attenta e scrupolosa ricerca dell’autrice su alcune donne, madri, sorelle, fidanzate, mogli, amiche (Francesca Serio e Felicia Impastato, Silvana Musanti in Basile e Rosaria Schifani, Concetta Gravina Campagna, Piera Aiello e Rita Atria, Daniela Ficarra Di Matteo e Katya Russo) di morti innocenti ammazzati e dall’esigenza di dare loro una voce.
10 marzo 2024
Meridiani Perduti
Sara Bevilacqua
STOC DDO’ – IO STO QUA
drammaturgia Osvaldo Capraro
disegno Luci Paolo Mongelli
organizzazione Daniele Guarini Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stocddò”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.
Sei spettacoli per sei appuntamenti in cui conoscere, riflettere ed acquisire consapevolezze.
Abbonamento €50,00
Spettacolo singolo €12,00
Informazioni e vendite
Cell. 340 3680245
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