BARI - Il Policlinico di Bari sta facendo segnare nei primi 9 mesi dell’anno una riduzione della spesa farmaceutica di quasi 8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022, -16% la migliore performace in Puglia, nonostante diversi centri di riferimento regionale per patologie complesse afferiscano all’ospedale universitario barese.
La percentuale di scostamento della spesa sul tetto assegnato ad aprile dalla Regione Puglia al Policlinico di Bari equivale al 6,81% (rispetto alla media regionale del 31,8%), per lo più dovuto al trattamento quasi esclusivo di pazienti adulti e pediatrici con atrofia muscolare spinale i cui farmaci hanno alti costi (82% dello sforamento).
“Un risultato possibile – spiega il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore - grazie all’istituzione della Control Room aziendale sulla spesa farmaceutica, costituita da un gruppo di lavoro interdisciplinare con medici della direzione sanitaria, farmacisti, controllo di gestione, unità di statistica ed epidemiologia. Sono assegnati budget mensili e c’è un continuo monitoraggio, attraverso audit periodici con i clinici prescrittori, dell’andamento dei consumi rispetto all’utilizzo delle risorse. C’è uno sforzo comune nella ricerca dell’appropriatezza e nel proporre tempestivamente gli idonei provvedimenti di contenimento ritenuti necessari senza dimenticare le particolari esigenze cliniche che possono emergere e l’incomprimibilità della spesa legata alle terapie innovative che un centro come il Policlinico deve poter garantire ai suoi pazienti”.