Subaru, dalla Puglia a Torino: un nuovo inizio che parte dal brano 'Tram'



Subaru, al secolo Lorenzo Scillitani, torna con il nuovo singolo 'Tram', brano che trae ispirazione da due principali idee. La prima è legata ai tram, mezzi di trasporto che l'artista ha avuto l'opportunità di vivere soltanto quando si è trasferito, dalla Puglia, a Torino per la sua vita universitaria, trovando affascinante il modo in cui questi veicoli sono dotati di un conducente, seguono i binari e sono guidati da fili elettrici che li portano alla meta.

Nel videoclip di “Tram”, diretto da Cosimo Sterlacci, noto per aver realizzato gli ultimi video del rapper, Subaru, al crepuscolo, si muove in giro per una Torino malinconica, con frequenti cambi di scena che mostrano elementi comuni dello scenario urbano, come semafori e macchine in transito, passando per luoghi iconici come la stazione di Porta Nuova, Piazza San Carlo, Piazza Castello e i Murazzi del Po. 

Un altro elemento ricorrente è il tram, visto a più riprese, che ritorna per portare lo spettatore sul focus del video, culminando nell'attimo prima dell'ultimo ritornello in cui l'artista si trova ad aspettare il tram alla fermata. L'insieme di questi elementi, accompagnati dal ritmo incalzante del brano, cercano di ricostruire la sua visione della danza della città.

Che periodo è della tua vita? 

È da un po’ che sono in un periodo di transizione, negli ultimi due-tre anni sono cambiato parecchio e con me anche la mia vita. Ad ora la cosa che su cui mi concentro di più è cercare di staccarmi dal mio passato e quindi da quello che ero diventato e ciò che facevo, per diventare chi mi sento di essere davvero. Molte abitudini e modi di fare sono duri a morire, soprattutto dopo averli praticati per anni, però vedo sempre un piccolo miglioramento, un passo alla volta.

Cosa rappresenta per te questo nuovo singolo?

Oltre ad una delle mie canzoni preferite è un nuovo inizio. È l’incertezza nella direzione da prendere nella vita, credo comune alla mia età, però è anche godersi la bellezza di ciò che ci circonda, la “danza” della città in cui tutti hanno sempre da fare, in cui tutto è veloce; è trovare la possibilità di perdersi dove tutti cercano di trovarsi. È l’inizio della mia nuova vita a Torino ma anche l’inizio della mia nuova stagione musicale.

Raccontaci della nascita del videoclip.

Inizialmente Cosimo, che ha diretto anche i miei altri videoclip, pensava di fare uno storytelling di una giornata, facendo i ritornelli al tramonto; voleva poi provare molte inquadrature dinamiche e editare il video in modo da dare un costante senso di movimento, come cercato di esprimere nella canzone.

Siamo quindi partiti riprendendo le scene nel tardo pomeriggio. Visto che l’atmosfera di una Torino autunnale la sera era proprio quella che immaginavo quando ho scritto il brano, gli ho chiesto di finire di registrare tutte le scene la sera stessa. Alla fine siamo tornati a casa di notte e abbiamo deciso di tenere solo le scene col cielo più scuro, abbandonando l’idea dello storytelling.

Prossimi progetti e cosa ti piacerebbe fare? 

Credo che ora sia troppo presto per un disco e per un tour, adesso mi sto concentrando sulle prossime uscite, che arriveranno a breve. Nel medio termine vorrei trovare un’etichetta per progetti più sostanziosi e anche per un confronto di tipo diverso. Mi piacerebbe anche trovare artisti con cui collaborare, magari con stili molto diversi dal mio, sia per tirare fuori un brano inaspettato, sia perché credo che potrebbe arricchirmi molto sul lato artistico e umano.


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