Un’autorete tiene a galla il Barletta a Rotonda poi un capolavoro di Marsili, finisce 0-2 ma poteva essere un film già visto

ph: Ricchitelli

NICOLA RICCHITELLI
– Quarta vittoria stagionale, porta imbattuta per la quinta volta in sei partite – ad oggi la miglior difesa del girone H del campionato di serie D - e con una voce “goal fatti” che si incrementa leggermente anche se l’attacco biancorosso resta tra i meno prolifici di questo campionato, ma soprattutto dal “Gianni Di Sanzo” di Rotonda il Barletta torna con il sesto risultato utile consecutivo.

Mister Ginestra lancia dal primo minuto Massimiliano Marsili al posto di Mauro Marconato, per il resto come consuetudine, Ruggiero Sapri tra i pali, la linea Maginot al centro formata da Mario De Marino e Amedeo Silvestri, quindi Ettore Rizzo e Mauro Sepe rispettivamente a destra e sinistra della linea difensiva. Ad affiancare Marsili a centrocampo, Padovano e Antonio Cafagna, e quindi Guido Marilungo e capitan Schelotto con Sante Russo punta centrale.

Sin dal primo minuto il Barletta sembra partire con l’atteggiamento giusto, pressa, tiene la squadra avversaria nella propria metà campo, sembra avere una resa diversa anche capitan Schelotto – ma è un’illusione – il quale pressa e sembra correre più di quanto visto fin ora, anche sulle fasce sembra cambiare qualcosa con Rizzo e Sepe, ma l’atteggiamento poi si rivelerà essere quello visto fino ad ora, ripiegare e pensare innanzitutto a non prenderle.

Poi per la cronaca andiamo direttamente al 4', quando su cross innocuo di Antonio Cafagna dalla destra, il difensore del Rotonda, Bran, tocca male in retropassaggio verso l’estremo difensore Kebba il quale si fa trovare impreparato e lascia sfilare la palla in rete e quindi vantaggio per il Barletta. Faranno seguito dieci minuti di marca biancorossa in cui gli undici di Ginestra terranno gli avversari nella propria metà campo, anche se di occasione nitide da una parta e dall’altra se ne vedranno poche. Attorno al 30', mister Pagana per il Rotonda lancia nella mischia Caiazzo – che si rivelerà essere il più pericoloso per i lucani – al posto di Attye.

Per vedere un’altra occasione da rete – non proprio degna del nome – bisogna aspettare il 36' del primo tempo quando Brunet per il Rotonda, su punizione si fa deviare in corner da Guigo Marilungo, soprattutto è l’occasione in cui non pochi si accorgono che il numero 89 biancorosso sia sceso in campo. Due giri di lancette più tardi occasione – si fa per dire – per il Barletta sulla testa di Schelotto, il suo tocco impensierisce poco l’estremo difensore del Rotonda Kebba.

Nella ripresa il Rotonda prova a cercare il pareggio, attorno al 12', un bel filtrante di Fernandez da centrocampo sorprende Mauro Sepe il qualche fa cilecca in chiusura e lascia Caiazzo a tu per tu con Ruggiero Sapri, fortunatamente l’attaccante del Rotonda calcio al lato dell’estremo biancorosso colpendo il palo esterno.

La partita si “ravviva” se non altro con le sostituzioni, si inizia con il Barletta, mister Ginestra toglie Mauro Sepe e mette dentro Inguscio – che farà in realtà il terzo attaccante nel 4-3-3 – poi Ngom e Fornaro per Marilungo e Padovano.

Al 24' del secondo tempo arriva il raddoppio del Barletta, Massimiliano Marsili su punizione disegna un arcobaleno su cui l’estremo difensore del Rotonda, Kebba, nulla può. La gara possiamo finisce qua, nel mezzo seguiranno l’ingresso di Mauro Marconato per Antonio Cafagna e di Lobosco che rileverà capitan Schelotto. Per il resto nulla da raccontare se non qualche invettiva del Rotonda che grosso problema non crea.

I cambi di mister Ginestra a Rotonda lasciano l’impressione che ad oggi in campo non si sia mai schierato il miglior Barletta a disposizione, i minuti finali di Rotonda hanno dato l’impressione ad esempio che la coabitazione a centrocampo di Marsili – voto 6.5 - e Marconato è possibile e che Padovano – a “Chi l'ha visto” gli stanno dedicando ancora attenzioni - può al massimo sostituire Antonio Cafagna. Da Rotonda arriva l’ennesimo messaggio che essere under non significa essere bravi e che Sepe e Rizzo – mi rifiuto di dare un voto sinceramente anche se per entrambi il voto 5 è dato a buon peso come si dice da queste parti - per usare un eufemismo poco centrano in quel ruolo, poi c’è tutto un dopo, visto che le loro prestazioni sono esaltate da gente che a mala pena hanno fatto un anno di scuola calcio. Sante Russo – voto 6 – al centro dell’attacco poco centra ma il guerriero biancorosso che sulla spalla porta il numero 23 non si tira mai indietro, lotta su ogni pallone senza mai tirare dietro la gamba.

È inutile commentare l’ennesima partita senza senso di Schelotto e Marilungo – per il primo 5 di stima per il secondo 4 per non essere troppo cattivi – poi se a qualcuno può far piacere diciamo che hanno fatto una “grande” partita, ma è ormai chiaro che qui a Barletta hanno portato il loro illustre nome oramai decaduto senza portare un apporto degno del nome alla causa biancorossa, anche se a dirla tutta Schelotto almeno i rigori ha il coraggio di tirarli e non li sbaglia.

Bene in difesa la coppia di centrali formata da Mario De Marino e Amedeo Silvestri – per entrambi voto 6.5 – a centrocampo bene ma non benissimo Antonio Cafagna – voto 6 – la sua è una gara più di spada che di fioretto ma queste partite si giocano e si vincono anche così.

Dopo il Gravina in casa arriveranno le partite che contano, arriverà il derby con la Fidelis Andria, poi Team Altamura e Casarano, Martina e Fasano, poi Angri e Paganese, è chiaro che gli esperimenti visti fin ora possono considerarsi conclusi, è ora di mettere in campo i migliori undici a disposizione e soprattutto mettere in campo chi questa maglia merita.

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