Il Tribunale regionale superiore di Naumburg ha autorizzato l'estradizione di Filippo Turetta in Italia. Il giovane di 22 anni, attualmente detenuto nel carcere di Halle in Germania e accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha acconsentito a essere consegnato alle autorità italiane, con l'arrivo previsto venerdì.
Secondo il verbale dell'arresto, Turetta ha rivelato ai poliziotti tedeschi di aver pensato "più volte di farla finita". Il suo avvocato, Emanuele Compagno, ha suggerito la possibilità di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere del suo assistito. Compagno ha sottolineato che finora nessuno aveva sospettato di Filippo, descritto come un ragazzo modello.
Nella dichiarazione rilasciata alle forze dell'ordine tedesche, Turetta avrebbe ammesso di aver ucciso la sua fidanzata e di aver vagato per sette giorni cercando di porre fine alla propria vita. Durante l'arresto, presentava ferite alle mani e alle caviglie, insieme a evidenti macchie di sangue, la cui origine rimane ancora da chiarire.
Il trasferimento in Italia è previsto per venerdì, organizzato dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip). Gli uomini dello Scip si coordinano con le autorità tedesche per la consegna di Turetta, che sarà poi portato a Fiumicino con un volo diretto. Una volta a Roma, gli verrà notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, prima di essere trasferito a Venezia per l'interrogatorio di garanzia del giudice. La situazione continua a svilupparsi in modo drammatico attorno a questo tragico evento.
Secondo il verbale dell'arresto, Turetta ha rivelato ai poliziotti tedeschi di aver pensato "più volte di farla finita". Il suo avvocato, Emanuele Compagno, ha suggerito la possibilità di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere del suo assistito. Compagno ha sottolineato che finora nessuno aveva sospettato di Filippo, descritto come un ragazzo modello.
Nella dichiarazione rilasciata alle forze dell'ordine tedesche, Turetta avrebbe ammesso di aver ucciso la sua fidanzata e di aver vagato per sette giorni cercando di porre fine alla propria vita. Durante l'arresto, presentava ferite alle mani e alle caviglie, insieme a evidenti macchie di sangue, la cui origine rimane ancora da chiarire.
Il trasferimento in Italia è previsto per venerdì, organizzato dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip). Gli uomini dello Scip si coordinano con le autorità tedesche per la consegna di Turetta, che sarà poi portato a Fiumicino con un volo diretto. Una volta a Roma, gli verrà notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, prima di essere trasferito a Venezia per l'interrogatorio di garanzia del giudice. La situazione continua a svilupparsi in modo drammatico attorno a questo tragico evento.
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