A Caprarica di Lecce per tutte le feste le luminarie dei bambini


CAPRARICA DI LECCE (LE)
- Ancora nuova luce alle vie di Caprarica di Lecce grazie alle luminarie ideate dai bambini. Grandi e piccini possono passeggiare in questi giorni di festa immersi in tutta la poesia e la suggestione delle luminarie, selezionate tra le proposte provenienti dal concorso di idee, giunto alla IV edizione, che quest’anno ha visto bambine e bambini impegnati sui testi di Antonio Leonardo Verri, romanziere, poeta, pubblicista ed editore italiano, alla ricerca di pensieri, frasi e poesie che abbelliscono le vie in questi giorni di festa le vie del centro storico di Caprarica di Lecce.

Il Comune di Caprarica di Lecce ha deciso di onorare il trentennale della morte del poeta, scomparso tra l’8 e il 9 maggio 1993, per mezzo di iniziative che hanno unito famiglie, adolescenti, artisti e creativi, bambini e bambine attorno alla figura del letterato. In questo si inserisce anche la pubblicazione dell’opera "Bucherer l'orologiaio" allegata al Nuovo Quotidiano di Puglia, con la prefazione del Premio Strega Mario Desiati.
Le luminarie sono realizzate da artigiani locali e installate dall’azienda l’Impiantistica Elettrica nel centro di Caprarica di Lecce, in Via IV Novembre. Un percorso descrittivo accompagna alla loro scoperta.
Il concorso di idee, promosso dal Comune di Caprarica di Lecce e dalla Biblioteca di Cortile e di Campagna, in collaborazione con le scuole di Caprarica, ha coinvolto piccoli artisti fantasiosi e sognatori che si sono cimentati con il tema proposto. Per l’ideazione delle luminarie, i partecipanti hanno conosciuto Antonio L. Verri attraverso i suoi testi, le sue opere, le sue poesie, i suoi pensieri.
La tradizione di esporre luminarie disegnate dai bambini in Scozia, ad esempio, è già lunga vent’anni, dove la città di Newburgh attira molti curiosi visitatori e Caprarica si candida a portare avanti questa iniziativa anche in Italia. Da sempre le luminarie a Caprarica raccontano dei temi, toccando argomenti di interesse sociale e collettivo, come è stato per l’albero che sensibilizzava alla raccolta differenziata del vetro, il paesaggio e l’agricoltura, il recupero di beni e oggetti inutilizzati.

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