A Manduria 'Non era un nulla. Fotografie e poesie'

MANDURIA - Si inaugura “Non era un nulla. Fotografie e poesie”, la mostra di fotografie di Daniele Errico e di versi di Caterina Fiume, un binomio che mette in evidenza ciò che spesso passa inosservato.

Ogni foto in mostra è corredata da testi elaborati per l’occasione da Caterina Fiume che, insieme a Anna Leccese, presidente dell’APS-ETS “Oltre”, ne curerà la presentazione e la drammatizzazione in occasione del vernissage.

L’inaugurazione si terrà, alle ore 19,00 di giovedì 28 dicembre, nella saletta culturale de “Il Bar dell’Angolo”, in via Imperiali a Manduria, dove poi la mostra sarà visitabile, con ingresso libero e gratuito, dalle ore 17,00 alle ore 21,00 fino al 5 gennaio 2024.

La mostra “Non era un nulla” è a cura dell’APS-ETS “Oltre”, con la preziosa e indispensabile collaborazione del laboratorio di drammaturgia e musica popolare “Le Pietrevive del Salento”, de “Il Bar dell’Angolo” ed è patrocinata dal Comune di Manduria e dal Csv Taranto.

Il salentino Daniele Errico, prematuramente scomparso lo scorso agosto, attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica ha sempre evidenziato particolari del mondo che rivelano qualcosa anche di noi. Le sue fotografie ci hanno fatto conoscere l’Africa, il percorso del Cammino di Santiago, che ha raccontato nel libro “Escargot” pubblicato nel 2018, i particolari che nessuno nota dei volti delle persone e sono arrivate al National Geographic.

Caterina Fiume, scrittrice e poetessa, ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “Come equilibristi” edito da Scatole Parlanti.

Annunciando la manifestazione Anna Leccese, presidente dell’APS-ETS “Oltre”, ha spiegato che «la mostra “Non era un nulla si sarebbe dovuta tenere a Manduria lo scorso agosto, ma Daniele ha intrapreso il suo ultimo viaggio qualche giorno prima. L’iniziativa era rimasta in sospeso… come sospese ha lasciato le persone che lo hanno amato. Oggi lo abbiamo onorato anche così».

«Troppo spesso – ha poi detto Anna Leccese - siamo abituati ad atrofizzare la vista, anche quella del cuore; troppo spesso minimizziamo i nostri sentimenti, le nostre emozioni; troppo spesso diciamo “non è niente”, “non fa niente”; troppo spesso passiamo davanti, sopra, alle meraviglie della natura, esseri umani compresi, e non vediamo più nulla, perché troppo spesso abbiamo perso la capacità di guardare e di stupirci. Attraverso l’obiettivo attento di Daniele Errico e i versi di Caterina Fiume, la mostra fotografica “Non era un nulla” ci riporta alla condizione di stupore di ogni più piccola cosa alla quale passiamo accanto: un fiore, uno sguardo, un’espressione; possiamo guardarci dentro e soffermarci sulle nostre emozioni, sui nostri sentimenti, a dar il giusto valore, la giusta attenzione a ciò che sentiamo nelle nostre profondità».

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