Arte russa a Bari: 'Unione delle donne ortodosse' della città di Dmitrov in coro a San Giuseppe

BARI - Nonostante le crisi planetarie e le questioni geopolitiche che hanno compromesso la vitalità delle storiche relazioni culturali tra l’Italia e la Federazione Russa, il Cesvir presieduto da Rocky Malatesta e il partner russo Centro dei Festival cinematografici e programmi internazionali di Mosca, guidato da Tatiana Shumova, non rinunciano all’appuntamento consolidato con le attività artistiche bilaterali.

Scambi di tradizioni culturali, radicate nella storia millenaria dei due Paesi, che nelle numerose edizioni del Festival dell’Arte russa a Bari e del Festival dell’Arte Pugliese a Mosca, hanno contribuito a superare qualsiasi difficoltà, per mantenere sempre vivo e dinamico il dialogo, ormai quasi ventennale, preservando così l’immenso patrimonio artistico per le future generazioni.

Il Presidente Malatesta si dice -“orgoglioso di rappresentare con il Cesvir un anello importante della “Missione Culturale in Italia”, che prevede in queste settimane una serie di iniziative che si svolgeranno in diverse regioni italiane, organizzate sempre con cura e passione dalla cara partner Tatiana Shumova”.

L’iniziativa organizzata a Bari, in occasione della festività ortodossa di San Nicola, prevede il 19 dicembre p.v. alle ore 20,00, nella Chiesa di San Giuseppe - Largo Mons. Curi, 17 – (Rione Madonnella), il Concerto di musica Sacra e classica, russa ed europea con l’esibizione del Coro russo “Unione delle donne ortodosse” della Città di Dmitrov.

L’evento sarà impreziosito dalla presenza della solista Maria Pakhar, soprano dei Teatri di Mosca Bolshoj ed Accademico Musicale Stanislavsky e Nemirovich-Danchenko e di tre giovani musicisti pugliesi – Cosmaola Antonella Nitti (violoncello), Francesco Paolo D’Alessandro (violino) e Annastella Caragiulo (organo).

“I canti spirituali ortodossi e della tradizione popolare russa – così conclude Malatesta - sapranno essere forieri di pace e di speranza, in un momento così difficile per l’intera umanità.”

Ancora una volta la città di San Nicola sarà parte attiva di un processo interculturale e spirituale che persiste da molti secoli.

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