Arteteca (intervista): 'Potrebbe mai esistere Enzo senza Monica? Fino adesso le cose sono andate bene così'



NICOLA RICCHITELLI
– Sono reduci dal successo al teatro Cilea di Napoli con la commedia “Chi ti è morto” lo scorso week end, una commedia che ha strappato risate così come da anni a questa parte, così come hanno sempre fatto: «E' un titolo che ci divertiva molto, ha un suono particolare, originale e simpatico, perché la speranza era che la gente almeno ridesse sul titolo».

Sul Giornale di Puglia quest’oggi Enzo Iuppariello e Monica Lima, in arte gli Arteteca, si raccontano in una lunga intervista che va aldilà anche del sipario e del tubo catodico, a raccontarsi a nome del duo che fa coppia non solo sul palco ma anche nella vita Enzo Iuppariello, quindi Monica se qualcosa non condividi sai chi lasciare fuori dalla porta di casa.

Si scherza naturalmente e accogliamo quest’oggi sulle pagine del nostro giornale gli Arteteca. 

Un saluto agli Arteteca e quindi un saluto a Enzo Iuppariello e Monica Lima. Ragazzi come state innanzitutto?

R: «Un saluto a tutti i lettori del Giornale di Puglia. Stiamo tutti bene - come si suol dire questa è la prima cosa, la salute è sempre la cosa più importante - e grazie del vostro invito per essere qui con coi quest’oggi».

Dal 30 novembre al 3 dicembre al Teatro Cilea di Napoli avete portato sul palcoscenico la commedia "Chi ti è morto?”. Il titolo è intrigante ma nello specifico di cosa parla?

R: «Infatti è un titolo che ci divertiva molto, ha un suono particolare, originale e simpatico, perché la speranza era che la gente almeno ridesse sul titolo. Parte tutto da un incidente, è un incidente a scatenare le varie dinamiche oggetto di questa commedia, il tutto succede nel pieno svolgimento di un funerale. Accadono eventi che sfuggono all’immaginazione, c’è un morto che potrebbe essere non morto in realtà, o non potrebbe essere quello che la gente crede…».

Commedia scritta tra l’altro da voi con la collaborazione di Nando Mormone, una commedia dove le risate sono assicurate, ma ci sarà un quel qualcosa su cui riflettere?

R: «Sì, il testo è nostro, mio, di Monica e di Nando Mormone che lo ha anche prodotto, nonché patron di “Made in Sud” nonché nostro agente. La commedia ovviamente “Chi ti è morto” punta a far divertire la gente. In questo caso ci sono degli spunti di riflessione, ma soprattutto ci sono delle sorprese. Il pubblico abbiamo visto – e abbiamo avuto conferma in queste repliche - è molto coinvolto, sorpreso spesso dalle vicende, da quello che succede. Diciamo che quello che si aspetta il pubblico molto spesso viene disatteso e succede tutt'altro rispetto a quello che ci si aspetta».

Quali città toccherà il vostro tour teatrale?

R: «Al momento abbiamo fatto solo il Teatro Cilea di Napoli, perché probabilmente a gennaio inizierà un nuovo progetto televisivo – “Made in Italy” - che segue il filone di “Made in Sud” anche se con caratteristiche un po' diverse. Poi ci sono altri progetti in cantiere, quindi sempre a partire dal prossimo anno ci fermeremo con il teatro. Sin da subito l'obiettivo era di fare solo le date al Teatro Cilea per poi prepararla successivamente. Almeno questi sono i progetti».

In ambito artistico potrebbe mai esistere Monica senza Enzo e viceversa?

R: «Al momento non abbiamo mai pensato di lavorare separati, fino adesso le cose sono andate bene così e ci fa comodo così ma soprattutto ci divertiamo così. Quindi il pensiero al momento di lavorare separati non ci è nato ancora, non lo escludiamo in futuro chiaramente, comunque anche lavorando insieme ci dividiamo i compiti, non è sempre un lavoro fatto prettamente in due, penso alla scrittura ad esempio, al momento è un progetto che non abbiamo».

Com'è cambiata la vostra comicità in questi anni naturalmente se è cambiata…

R: «La comicità è comicità, può avere tante sfaccettature ma è sempre quella più o meno. L'unico obiettivo della comicità è far ridere. Il modo in cui ci arrivi più o meno è sempre quello dei contrasti, delle similitudini, quindi diciamo che il modo più o meno è sempre quello. Ovviamente chi ci vede a teatro, soprattutto con questa commedia, vede Enzo e Monica in modo inedito, li vede in modo diverso. Una cosa è la tv, un'altra cosa il teatro, un'altra cosa ancora il cinema».

In quali altri progetti vi vedremo coinvolti in futuro?

R: «Dal prossimo 15 gennaio ci rivedrete a “Made in Italy” su Rai Due in prima serata, quindi ci sono dei progetti in cantiere, uno per piattaforma e uno per il cinema. Vedremo cosa succederà».

Soprattutto in futuro potreste mai indossare vesti diverse da quelle della comicità?

R: «Se non è comicità è drammatico, sì sarebbe è uno dei nostri desideri, fare un progetto che non sia prettamente comico però è un'altra di quelle cose che può aspettare. Un'altra di quelle cose che non è necessaria farla per forza adesso o iniziare a progettarla».

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