Aumento indennità Rettore Politecnico Bari: Cgil e Federazione Lavoratori della Conoscenza Puglia chiedono un passo indietro


BARI - La segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e il segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Puglia, Ezio Falco, hanno emesso una nota congiunta esprimendo forte disaccordo riguardo all'aumento delle indennità del Rettore e dei componenti del Consiglio di amministrazione del Politecnico di Bari. L'aumento, giudicato eccessivo, è stato definito "fuori da ogni contesto sociale, politico ed economico" e non allineato con la difficile situazione finanziaria e occupazionale dell'università italiana.

Le due figure sindacali ritengono anche inopportuno che la decisione sia stata presa solo dal Consiglio di amministrazione e non condivisa nel Senato Accademico, organo di governo collegiale universitario. Sottolineano la necessità di un approccio più attento alle difficoltà che l'università italiana sta affrontando, tra tagli di bilancio, organici non adeguati e precarietà del personale tecnico amministrativo.

Bucci e Falco mettono in evidenza la disparità salariale tra il personale tecnico amministrativo, con stipendi tra i 22 e i 25mila euro lordi annui, e le indennità del Rettore e dei consiglieri di amministrazione, che si sommano agli stipendi da professore universitario, variabili tra i 70 e i 120mila euro annui.

Infine, sottolineano come questo aumento possa apparire incoerente e sproporzionato rispetto alle difficoltà vissute dai lavoratori e dagli studenti universitari, rendendo l'istituzione meno comprensibile e in sintonia con le esigenze del Paese.

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