BARI - Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha discusso e approvato l’ordine del giorno che, nel ripercorrere gli accadimenti che da tredici anni hanno letteralmente travolto il giornalista australiano Julian Assange, evidenzia la necessità, per la città di Bari, di essere d’esempio in materia di tutela della libertà di informazione e dei diritti umani, presupposti fondamentali in una società fondata su principi democratici.
L’approvazione del provvedimento impegna il sindaco e la giunta a prendere posizione in favore della libertà di informazione, di espressione e di stampa, impedendo che vi siano ritorsioni quando in gioco vi sono notizie d’interesse pubblico, e a conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange, aggiungendo il capoluogo pugliese all’elenco delle città italiane che hanno già proceduto in tal senso.
“L’approvazione all’unanimità della mozione che chiede la cittadinanza onoraria per Assange dimostra come Bari abbia a cuore i principi fondamentali della democrazia - commenta il presidente del Consiglio comunale Michelangelo Cavone -. Si tratta di una testimonianza di vicinanza ad Assange, la cui estradizione negli Stati Uniti lo porterebbe a rispondere di accuse per le quali rischia di trascorrere il resto della vita in un carcere di massima sicurezza per aver pubblicato informazioni e documenti che imbarazzano governi e personalità influenti.
All’approvazione della mozione in Consiglio seguirà una delibera di giunta che, secondo la procedura vigente, è il provvedimento con cui si concede formalmente la cittadinanza onoraria: in questo modo dalla città di Bari partirà un messaggio chiaro a tutela dei principi della libertà di informazione e del rispetto dei diritti umani, capisaldi fondamentali della nostra Costituzione”.
La richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista australiano è stata promossa dal comitato Free Assange Italia assieme ad altre realtà locali.
L’approvazione del provvedimento impegna il sindaco e la giunta a prendere posizione in favore della libertà di informazione, di espressione e di stampa, impedendo che vi siano ritorsioni quando in gioco vi sono notizie d’interesse pubblico, e a conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange, aggiungendo il capoluogo pugliese all’elenco delle città italiane che hanno già proceduto in tal senso.
“L’approvazione all’unanimità della mozione che chiede la cittadinanza onoraria per Assange dimostra come Bari abbia a cuore i principi fondamentali della democrazia - commenta il presidente del Consiglio comunale Michelangelo Cavone -. Si tratta di una testimonianza di vicinanza ad Assange, la cui estradizione negli Stati Uniti lo porterebbe a rispondere di accuse per le quali rischia di trascorrere il resto della vita in un carcere di massima sicurezza per aver pubblicato informazioni e documenti che imbarazzano governi e personalità influenti.
All’approvazione della mozione in Consiglio seguirà una delibera di giunta che, secondo la procedura vigente, è il provvedimento con cui si concede formalmente la cittadinanza onoraria: in questo modo dalla città di Bari partirà un messaggio chiaro a tutela dei principi della libertà di informazione e del rispetto dei diritti umani, capisaldi fondamentali della nostra Costituzione”.
La richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista australiano è stata promossa dal comitato Free Assange Italia assieme ad altre realtà locali.