BARI - Il sindaco Antonio Decaro ha consegnato questa mattina, a Palazzo di Città, un riconoscimento dell’amministrazione comunale al cardiologo barese Luigi Di Biase, che ha dato lustro alla città grazie alla sua attività professionale e ai successi conseguiti nell’ambito della comunità scientifica internazionale.
Alla cerimonia, organizzata dal presidente della commissione comunale Università Giuseppe Cascella, hanno partecipato il rettore dell’Università di Bari Aldo Moro Stefano Bronzini, il direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università di Bari Marco Matteo Ciccone, il preside della scuola di Medicina Alessandro Dell’Erba e il cardiologo Enzo Bellomo.
“Oggi celebriamo un’eminente personalità della comunità scientifica internazionale - ha dichiarato il sindaco Decaro - che ha lasciato una traccia profonda nella nostra comunità consentendo alla città di Bari di varcare i confini nazionali grazie alla sua attività professionale e ai risultati delle sue ricerche. Qualche anno fa, quando sono stato in missione a New York, ho avuto modo di incontrare due categorie di italiani che hanno scelto di vivere lì: una è quella degli emigranti che lasciano il Paese per assicurare un futuro alle loro famiglie e che hanno percorso la loro strada in America con grande dignità e orgoglio; l’altra categoria, alla quale appartiene il professore, è quella delle eccellenze, costituita da professionisti che, soprattutto provenienti dal Sud, hanno scelto di vivere lì per fare esperienza e portare la propria professionalità dando lustro al nostro Paese. Quello del professor Di Biase con la sua terra d’origine è un legame indissolubile e profondo, che oggi vogliamo celebrare con questa cerimonia di ringraziamento”.
“Oggi ci troviamo qui per ringraziare il professor Di Biase - ha commentato Giuseppe Cascella - che rappresenta un punto di riferimento per l’elettrofisiologia cardiologica: ad oggi vanta circa 650 pubblicazioni scientifiche ed è stato autore di dodici capitoli di elettrofisiologia apparsi in prestigiose pubblicazioni a livello internazionale. Il professore lavora negli Stati Uniti ormai da 13 anni ed è attualmente uno dei 25 cardiologi che decidono le linee guida internazionali in cardiologia”.
“Sono davvero onorato di ricevere questo riconoscimento dalla città - ha concluso Luigi Di Biase - ed è un piacere tornare qui, nella terra nella quale sono nato e cresciuto, umanamente e professionalmente. Il messaggio che intendo trasmettere è legato al pathos che deve animare la nostra professione: è fondamentale saper condividere il dolore con i pazienti. Ai giovani che intendono intraprendere questa professione dico di guardare oltre, oltre tutto ciò che sembra irraggiungibile. Vorrei sottolineare che l’ospedale nel quale lavoro può vantare di aver impiantato, il primo al mondo, un pacemaker per via cefalica. Ho viaggiato tanto per lavoro, e mi rende felice rappresentare, per la mia città e per le nuove generazioni, un modello da seguire oltre che una risorsa, in una prospettiva di crescita e sviluppo dell’università barese”.
Luigi Di Biase, nato e laureatosi a Bari, figlio d’arte (il padre, Matteo, ha diretto la cattedra e il reparto di Cardiologia all’Università di Foggia), è docente ordinario di Cardiologia e direttore dei servizi di Aritmologia presso l’Università Albert Einstein a Montefione, New York City. Ha individuato nuove tecniche e metodologie che hanno rivoluzionato gli standard di sicurezza e di efficacia dell’ablazione transcatetere della fibrillazione atriale e delle tachicardie ventricolari.
È stato il primo al mondo a impiantare il Biomonitor iv icm, monitor cardiaco dotato di intelligenza artificiale in grado di migliorare il monitoraggio delle aritmie cardiache e ridurre i rilevamenti di falsi positivi dell’86%, preservando il 98% degli episodi reali, fornendo strumenti migliori per la stratificazione e la diagnosi del rischio.
Alla cerimonia, organizzata dal presidente della commissione comunale Università Giuseppe Cascella, hanno partecipato il rettore dell’Università di Bari Aldo Moro Stefano Bronzini, il direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università di Bari Marco Matteo Ciccone, il preside della scuola di Medicina Alessandro Dell’Erba e il cardiologo Enzo Bellomo.
“Oggi celebriamo un’eminente personalità della comunità scientifica internazionale - ha dichiarato il sindaco Decaro - che ha lasciato una traccia profonda nella nostra comunità consentendo alla città di Bari di varcare i confini nazionali grazie alla sua attività professionale e ai risultati delle sue ricerche. Qualche anno fa, quando sono stato in missione a New York, ho avuto modo di incontrare due categorie di italiani che hanno scelto di vivere lì: una è quella degli emigranti che lasciano il Paese per assicurare un futuro alle loro famiglie e che hanno percorso la loro strada in America con grande dignità e orgoglio; l’altra categoria, alla quale appartiene il professore, è quella delle eccellenze, costituita da professionisti che, soprattutto provenienti dal Sud, hanno scelto di vivere lì per fare esperienza e portare la propria professionalità dando lustro al nostro Paese. Quello del professor Di Biase con la sua terra d’origine è un legame indissolubile e profondo, che oggi vogliamo celebrare con questa cerimonia di ringraziamento”.
“Oggi ci troviamo qui per ringraziare il professor Di Biase - ha commentato Giuseppe Cascella - che rappresenta un punto di riferimento per l’elettrofisiologia cardiologica: ad oggi vanta circa 650 pubblicazioni scientifiche ed è stato autore di dodici capitoli di elettrofisiologia apparsi in prestigiose pubblicazioni a livello internazionale. Il professore lavora negli Stati Uniti ormai da 13 anni ed è attualmente uno dei 25 cardiologi che decidono le linee guida internazionali in cardiologia”.
“Sono davvero onorato di ricevere questo riconoscimento dalla città - ha concluso Luigi Di Biase - ed è un piacere tornare qui, nella terra nella quale sono nato e cresciuto, umanamente e professionalmente. Il messaggio che intendo trasmettere è legato al pathos che deve animare la nostra professione: è fondamentale saper condividere il dolore con i pazienti. Ai giovani che intendono intraprendere questa professione dico di guardare oltre, oltre tutto ciò che sembra irraggiungibile. Vorrei sottolineare che l’ospedale nel quale lavoro può vantare di aver impiantato, il primo al mondo, un pacemaker per via cefalica. Ho viaggiato tanto per lavoro, e mi rende felice rappresentare, per la mia città e per le nuove generazioni, un modello da seguire oltre che una risorsa, in una prospettiva di crescita e sviluppo dell’università barese”.
Luigi Di Biase, nato e laureatosi a Bari, figlio d’arte (il padre, Matteo, ha diretto la cattedra e il reparto di Cardiologia all’Università di Foggia), è docente ordinario di Cardiologia e direttore dei servizi di Aritmologia presso l’Università Albert Einstein a Montefione, New York City. Ha individuato nuove tecniche e metodologie che hanno rivoluzionato gli standard di sicurezza e di efficacia dell’ablazione transcatetere della fibrillazione atriale e delle tachicardie ventricolari.
È stato il primo al mondo a impiantare il Biomonitor iv icm, monitor cardiaco dotato di intelligenza artificiale in grado di migliorare il monitoraggio delle aritmie cardiache e ridurre i rilevamenti di falsi positivi dell’86%, preservando il 98% degli episodi reali, fornendo strumenti migliori per la stratificazione e la diagnosi del rischio.