LECCE - Un flash mob itinerante contro la violenza sulle donne attraverserà le vie del centro storico di Lecce sabato 16 dicembre, dalle ore 9.30, con partenza da Porta Napoli. Protagonisti della performance saranno gli studenti dell’Iiss “Enrico Fermi” di Lecce promotori dell’iniziativa unitamente al Coordinamento UIL Lecce con il proprio Centro Ascolto Mobbing & Stalking ed alla Cgil di Lecce con il Coordinamento Donne Cgil Lecce “Belle Ciao”. Alle 10.30 il corteo raggiungerà piazza Sant’Oronzo dove interverranno i rappresentanti territoriali di Cgil e Uil e il dirigente scolastico dell’Iiss “Fermi” di Lecce, prof. Aldo Guglielmi.
“Come studenti dell’Enrico Fermi di Lecce, una scuola ad alto tasso maschile, riteniamo cruciale assumere una posizione decisa contro la violenza di genere”, spiegano ragazzi e ragazze che daranno vita al flash mob itinerante. “Noi, giovani cittadini del domani, sentiamo il dovere morale di batterci in prima linea contro l’ideologia patriarcale che nega alla donne il diritto alla vita. Alla luce dei recenti fatti di cronaca e stanchi della situazione sociale attuale, ogni classe ha preparato dei cartelloni con i nomi delle donne vittime di femminicidio nel 2023. Faremo sentire forte la nostra voce recitando gli slogan preparati per l’occasione nel flash mob itinerante che ci vedrà attraversare le vie della città . In piazza Sant’Oronzo leggeremo insieme dei pensieri e messaggi musicali. Il 16 dicembre siamo pronti a scendere in piazza per ribadire con veemenza un concetto fondamentale: basta violenza, che le nostre voci unite siano il cambiamento di domani”.
“L’impegno di CGIL e UIL prosegue anche oltre il 25 novembre”, dichiarano la Segretaria generale di Cgil Lecce Valentina Fragassi e il Coordinatore Uil Lecce Mauro Fioretti, unitamente a Lucia Orlando del Centro Ascolto Mobbing & Stalking Uil Lecce e a Simona Cancelli, Segretaria confederale Cgil Lecce e responsabile del Coordinamento Donne Cgil Lecce “Belle Ciao”. “Ogni giorno siamo dinanzi a cronache raccapriccianti di violenze di genere. Il bilancio 2023 è drammatico: 109 donne uccise fino al 3 dicembre, di cui 90 in ambito familiare/affettivo; 58 quelle uccise da partner ed ex partner. Numeri che rappresentano la parte visibile di un fenomeno profondo e complesso, che deve essere oggetto di riflessione costante, ogni giorno dell’anno, da parte di tutti, a cominciare dalle scuole. Per questo ringraziamo gli studenti dell’Iiss ‘Enrico Fermi’, i docenti e il dirigente scolastico, prof. Aldo Guglielmi, per aver accettato l’invito ad essere al nostro fianco in questa iniziativa che vuole ‘fare rumore’ per Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e per tutti gli altri angeli vittime di assurde violenze. Dobbiamo continuare a investire nei servizi di prevenzione e nell'assistenza, nelle campagne di sensibilizzazione ed ascolto. Ripartire dall'educazione dei bambini e delle bambine e proseguire in tutti gli ambiti della nostra vita. Serve sì un cambiamento culturale profondo, ma servono anche investimenti che favoriscano l’occupazione femminile. Perché una donna che non ha un lavoro, che non ha un'indipendenza economica, è per forza di cose una donna più esposta: per lei sarà , per certo, più difficile denunciare o uscire da una situazione di violenza in casa. Su tutto questo – concludono - vogliamo che ci sia attenzione, ogni giorno, ma soprattutto risposte concrete”.
“Come studenti dell’Enrico Fermi di Lecce, una scuola ad alto tasso maschile, riteniamo cruciale assumere una posizione decisa contro la violenza di genere”, spiegano ragazzi e ragazze che daranno vita al flash mob itinerante. “Noi, giovani cittadini del domani, sentiamo il dovere morale di batterci in prima linea contro l’ideologia patriarcale che nega alla donne il diritto alla vita. Alla luce dei recenti fatti di cronaca e stanchi della situazione sociale attuale, ogni classe ha preparato dei cartelloni con i nomi delle donne vittime di femminicidio nel 2023. Faremo sentire forte la nostra voce recitando gli slogan preparati per l’occasione nel flash mob itinerante che ci vedrà attraversare le vie della città . In piazza Sant’Oronzo leggeremo insieme dei pensieri e messaggi musicali. Il 16 dicembre siamo pronti a scendere in piazza per ribadire con veemenza un concetto fondamentale: basta violenza, che le nostre voci unite siano il cambiamento di domani”.
“L’impegno di CGIL e UIL prosegue anche oltre il 25 novembre”, dichiarano la Segretaria generale di Cgil Lecce Valentina Fragassi e il Coordinatore Uil Lecce Mauro Fioretti, unitamente a Lucia Orlando del Centro Ascolto Mobbing & Stalking Uil Lecce e a Simona Cancelli, Segretaria confederale Cgil Lecce e responsabile del Coordinamento Donne Cgil Lecce “Belle Ciao”. “Ogni giorno siamo dinanzi a cronache raccapriccianti di violenze di genere. Il bilancio 2023 è drammatico: 109 donne uccise fino al 3 dicembre, di cui 90 in ambito familiare/affettivo; 58 quelle uccise da partner ed ex partner. Numeri che rappresentano la parte visibile di un fenomeno profondo e complesso, che deve essere oggetto di riflessione costante, ogni giorno dell’anno, da parte di tutti, a cominciare dalle scuole. Per questo ringraziamo gli studenti dell’Iiss ‘Enrico Fermi’, i docenti e il dirigente scolastico, prof. Aldo Guglielmi, per aver accettato l’invito ad essere al nostro fianco in questa iniziativa che vuole ‘fare rumore’ per Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e per tutti gli altri angeli vittime di assurde violenze. Dobbiamo continuare a investire nei servizi di prevenzione e nell'assistenza, nelle campagne di sensibilizzazione ed ascolto. Ripartire dall'educazione dei bambini e delle bambine e proseguire in tutti gli ambiti della nostra vita. Serve sì un cambiamento culturale profondo, ma servono anche investimenti che favoriscano l’occupazione femminile. Perché una donna che non ha un lavoro, che non ha un'indipendenza economica, è per forza di cose una donna più esposta: per lei sarà , per certo, più difficile denunciare o uscire da una situazione di violenza in casa. Su tutto questo – concludono - vogliamo che ci sia attenzione, ogni giorno, ma soprattutto risposte concrete”.