LECCE - Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta odierna il bilancio di previsione 2024-26. Per la prima volta dall’approvazione del Testo unico per gli enti locali (avvenuta nel 2000), il documento che descrive le disponibilità economico finanziarie del Comune, ne indica la provenienza e gli impieghi per il triennio successivo è stato approvato nei tempi stabiliti dalla legge, evitando l’esercizio provvisorio.
Diversi gli indicatori che segnalano il recupero dell’efficienza delle finanze comunali, a partire dal disavanzo che dal 2019 ad oggi è passato da 104 milioni di euro agli attuali 50 milioni di euro. Un percorso di recupero, non ancora concluso, che è frutto della manovra di riequilibrio pluriennale dei conti approvata dal Consiglio comunale nel 2019 e aggiornata nel 2022 dopo la sottoscrizione con il governo nazionale del Patto per Lecce. Anche nei prossimi anni, fino al 2030, il Comune di Lecce dovrà sostenere il pagamento di circa 6,5 milioni di euro all’anno relativi alle quote di tre diversi piani di rientro: uno legato al riaccertamento dei residui attivi, un altro relativo all’accesso al fondo Fal per la liquidazione dei debiti (entrambi piani avviati nel 2015) e, da ultimo, la manovra di riequilibrio approvata dall’amministrazione in carica. Quote che andranno a ridursi, fino all’azzeramento, entro il 2038.
Altri importanti indicatori della ritrovata efficienza del bilancio, la chiusura dell’esercizio 2023 con una cassa positiva di circa 40 milioni di euro, l’azzeramento degli interessi passivi relativi all’anticipazione di tesoreria, l’azzeramento del Fondo garanzia debiti commerciali ottenuto grazie alla riduzione dei tempi di pagamento delle fatture (oggi il Comune paga a 17 giorni, ampiamente entro i 30 consentiti dalla legge), la riduzione negli ultimi due anni dell’Fondo crediti di dubbia esigibilità – che certifica la migliore capacità di riscossione dell’ente – da 14 a 11 milioni di euro, il pagamento in cinque anni di circa 21 milioni di euro di debiti fuori bilancio, frutto dell’accertamento puntuale di ogni pendenza relativa ad anni passati.
«Questo è l’ultimo bilancio di previsione della consiliatura, è la fotografia di un lavoro svolto del quale essere orgogliosi, che lasceremo in eredità a chi da giugno prossimo sarà incaricato dai leccesi di governare la città – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – è la fotografia di un Comune in risanamento, che ha fatto sacrifici e ha chiesto sacrifici a chi lo abita e a chi lo ha governato in questi anni sapendo dover fare bene con meno risorse. Siamo orgogliosi perché consapevoli che una corretta politica di bilancio è la premessa del buon governo e libera risorse per migliori servizi e benefici in termini di qualità della vita per le persone che vivono e abitano la nostra comunità . Ringrazio sentitamente il settore dei Servizi economico-finanziari e Tributi del Comune, il dirigente Maurizio Frugis, tutti coloro che in questi anni con il loro contributo hanno consentito al Comune di affrontare il mare in tempesta e riprendere il vento giusto».
Illustrando il provvedimento, il sindaco Salvemini ha dato comunicazione all’aula dell’inserimento nella Legge di Bilancio dello Stato, in corso di approvazione alla Camera, della previsione di un contributo economico da assegnare ai Comuni sottoscrittori di un “Patto per il riequilibrio” con il Governo, come già previsto in passato per le Città metropolitane. La previsione, frutto di una iniziativa Anci nata su impulso del Comune di Lecce, consentirà all’approvazione del bilancio un significativo accorciamento del periodo di fuoriuscita dalla manovra di riequilibrio.
Ulteriore notizia, la partecipazione del Comune di Lecce all’Avviso di manifestazione d’interesse, pubblicato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione, a seguito del quale sarà avviato un piano straordinario di assunzioni per gli enti locali per Comuni, Unioni di Comuni e Regioni del Mezzogiorno interamente sostenuto dallo Stato. Nell’ambito dell’Avviso, il Comune ha manifestato al Dipartimento l’urgenza di dotarsi di 24 funzionari dell’area tecnica – esperti di rendicontazione, architetti, ingegneri – da impiegare in attività sottese al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una possibilità che consentirebbe di ridurre ulteriormente, dopo le 65 assunzioni già avvenute nel 2023 tra concorso, mobilità e progressioni, il divario esistente tra il fabbisogno di personale, determinato per il Comune di Lecce in 638 unità , e le unità attualmente in servizio, 352 unità .
Diversi gli indicatori che segnalano il recupero dell’efficienza delle finanze comunali, a partire dal disavanzo che dal 2019 ad oggi è passato da 104 milioni di euro agli attuali 50 milioni di euro. Un percorso di recupero, non ancora concluso, che è frutto della manovra di riequilibrio pluriennale dei conti approvata dal Consiglio comunale nel 2019 e aggiornata nel 2022 dopo la sottoscrizione con il governo nazionale del Patto per Lecce. Anche nei prossimi anni, fino al 2030, il Comune di Lecce dovrà sostenere il pagamento di circa 6,5 milioni di euro all’anno relativi alle quote di tre diversi piani di rientro: uno legato al riaccertamento dei residui attivi, un altro relativo all’accesso al fondo Fal per la liquidazione dei debiti (entrambi piani avviati nel 2015) e, da ultimo, la manovra di riequilibrio approvata dall’amministrazione in carica. Quote che andranno a ridursi, fino all’azzeramento, entro il 2038.
Altri importanti indicatori della ritrovata efficienza del bilancio, la chiusura dell’esercizio 2023 con una cassa positiva di circa 40 milioni di euro, l’azzeramento degli interessi passivi relativi all’anticipazione di tesoreria, l’azzeramento del Fondo garanzia debiti commerciali ottenuto grazie alla riduzione dei tempi di pagamento delle fatture (oggi il Comune paga a 17 giorni, ampiamente entro i 30 consentiti dalla legge), la riduzione negli ultimi due anni dell’Fondo crediti di dubbia esigibilità – che certifica la migliore capacità di riscossione dell’ente – da 14 a 11 milioni di euro, il pagamento in cinque anni di circa 21 milioni di euro di debiti fuori bilancio, frutto dell’accertamento puntuale di ogni pendenza relativa ad anni passati.
«Questo è l’ultimo bilancio di previsione della consiliatura, è la fotografia di un lavoro svolto del quale essere orgogliosi, che lasceremo in eredità a chi da giugno prossimo sarà incaricato dai leccesi di governare la città – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – è la fotografia di un Comune in risanamento, che ha fatto sacrifici e ha chiesto sacrifici a chi lo abita e a chi lo ha governato in questi anni sapendo dover fare bene con meno risorse. Siamo orgogliosi perché consapevoli che una corretta politica di bilancio è la premessa del buon governo e libera risorse per migliori servizi e benefici in termini di qualità della vita per le persone che vivono e abitano la nostra comunità . Ringrazio sentitamente il settore dei Servizi economico-finanziari e Tributi del Comune, il dirigente Maurizio Frugis, tutti coloro che in questi anni con il loro contributo hanno consentito al Comune di affrontare il mare in tempesta e riprendere il vento giusto».
Illustrando il provvedimento, il sindaco Salvemini ha dato comunicazione all’aula dell’inserimento nella Legge di Bilancio dello Stato, in corso di approvazione alla Camera, della previsione di un contributo economico da assegnare ai Comuni sottoscrittori di un “Patto per il riequilibrio” con il Governo, come già previsto in passato per le Città metropolitane. La previsione, frutto di una iniziativa Anci nata su impulso del Comune di Lecce, consentirà all’approvazione del bilancio un significativo accorciamento del periodo di fuoriuscita dalla manovra di riequilibrio.
Ulteriore notizia, la partecipazione del Comune di Lecce all’Avviso di manifestazione d’interesse, pubblicato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione, a seguito del quale sarà avviato un piano straordinario di assunzioni per gli enti locali per Comuni, Unioni di Comuni e Regioni del Mezzogiorno interamente sostenuto dallo Stato. Nell’ambito dell’Avviso, il Comune ha manifestato al Dipartimento l’urgenza di dotarsi di 24 funzionari dell’area tecnica – esperti di rendicontazione, architetti, ingegneri – da impiegare in attività sottese al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una possibilità che consentirebbe di ridurre ulteriormente, dopo le 65 assunzioni già avvenute nel 2023 tra concorso, mobilità e progressioni, il divario esistente tra il fabbisogno di personale, determinato per il Comune di Lecce in 638 unità , e le unità attualmente in servizio, 352 unità .