Borraccino: 'Vicini ai 90 lavoratori del call center Covisian di Taranto. L’ennesimo abbandono del governo'

BARI - Il recente varo del Decreto Legislativo "Energia" da parte del Governo ha sollevato preoccupazioni significative per i lavoratori dei call center in Italia. In particolare, la cancellazione dell'articolo 36 Ter del precedente Decreto Lavoro datato maggio, che garantiva la prosecuzione occupazionale durante il passaggio dal Mercato Tutelato al Mercato Libero, mette ora a rischio circa 1500 lavoratori nel Paese, di cui diverse centinaia operanti in Puglia presso le aziende Covisian di Taranto e Network di Molfetta.

L'attenzione si è focalizzata sull'azienda a partecipazione statale ENEL, accusata di un'apparente irresponsabilità sociale d'impresa, considerando che la commessa ENEL con le suddette aziende cesserà ad aprile 2024. Si sottolinea come le entrate derivanti dai profitti dei costi di luce e gas per ENEL siano costantemente in attivo, rendendo difficile comprendere le scelte che impattano pesantemente sui lavoratori.

Il Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l'attuazione del Piano Taranto, Cosimo Borraccino, ha annunciato che la Regione Puglia, tramite la Task Force per l'occupazione, convocherà un tavolo tematico con le aziende coinvolte, tra cui l'ENEL, e le imprese del mercato libero già operanti sul territorio. L'obiettivo è fornire risposte concrete per il futuro dei lavoratori colpiti da questa decisione.

Il Partito Democratico esprime massima vicinanza ai lavoratori coinvolti in questa vicenda, evidenziando la mancanza di una politica industriale chiara da parte del Paese e criticando il governo per le sue azioni che, afferma Borraccino, continuano a penalizzare la provincia, trascinandola verso un destino incerto, già segnato da precedenti questioni come Ilva e i lavoratori del Porto.

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