CANOSA DI PUGLIA - Un imprenditore florovivaista di 76 anni di Canosa di Puglia è stato denunciato dalla Guardia di finanza per aver illecitamente trasformato tre terreni sottoposti a vincolo archeologico in zone private utilizzate per la sua attività commerciale. Le accuse a suo carico includono l'uso illecito di beni culturali o paesaggistici e l'invasione di terreni.
I terreni, estesi per un ettaro e mezzo e prossimi all'arco di Traiano del 109 a.C., erano vincolati a causa della loro vicinanza al sito archeologico. L'imprenditore avrebbe delimitato illegalmente l'area, ostacolando l'accesso e la fruizione da parte dei turisti.
I suoli, acquisiti dal Comune di Canosa, sono stati occupati dall'imprenditore, che ha anche impedito l'applicazione di ordini di sgombero emessi dal comune nel tempo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani ha emesso un decreto di sequestro per porre fine all'occupazione illecita e rendere il bene archeologico nuovamente accessibile alla collettività .