Centro ricovero Dca a Lecce, Pagliaro: 'Dopo tre anni di battaglie, finalmente ok a progetto fattibilità'

LECCE - “Dopo tre anni di battaglie, finalmente arriva il via libera della Asl di Lecce al progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del centro di ricovero per casi gravi di disturbi del comportamento alimentare a Lecce. Ho portato il problema dei Dca all’attenzione del Consiglio regionale fin dal mio insediamento, evidenziando l’assenza di strutture residenziali pubbliche e denunciando i rinvii nell’attivazione della struttura già quasi pronta nell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce. Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.

"Ho incalzato la Asl e l’assessorato alla sanità - prosegue Pagliaro - a rispettare gli impegni assunti, in risposta alle mie sollecitazioni e ai miei atti pubblici come consigliere regionale. Ho tenuto i fari sempre puntati sul dramma delle famiglie dei ragazzi prigionieri dei Dca, costrette ad andare in giro per l’Italia in cerca di accoglienza e aiuto, con enormi sofferenze e costi: dai 250 ai 350 euro al giorno per ciascun paziente ricoverato fuori regione. Ho cominciato questa battaglia nel 2021 con richieste di audizione, interrogazioni e mozioni, incassando impegni poi caduti nel vuoto da parte dell’ex assessore alla sanità Lopalco, che garantì l’attivazione del centro di ricovero a Lecce entro il 2021, e dell’attuale assessore Palese che assicurò subito lo stanziamento di 900mila euro per completare il centro e renderlo finalmente operativo. A giugno 2022 il direttore generale dell’Asl di Lecce annunciò l’avvio delle assunzioni di specialisti, infermieri, oss ed educatori dell’equipe medica, previste nel Piano triennale di fabbisogno del personale approvato dalla Regione Puglia. Impegni vani. Ad ottobre scorso ho effettuato una visita ispettiva nella struttura in cui opera dal 1998 l’equipe della dottoressa Caterina Renna, divenuta punto di riferimento per tanti genitori che arrivano ogni giorno a Lecce anche dalla Basilicata, dal Tarantino e dal Barese, e che sono costretti ad alloggiare a proprie spese per stare vicino ai figli. Questo centro ha tutte le potenzialità divenire un’eccellenza, con la necessaria dotazione di personale e spazi. Il centro di ricovero di Lecce sarebbe dovuto partire entro il 2021. Siamo agli sgoccioli del 2023 e finalmente sembra concretizzarsi il via ai lavori necessari per renderlo operativo. Mi auguro che non sia l’ennesimo annuncio ma la volta buona per rendere pienamente operativo il centro DCA di Lecce, del quale tante ragazze e ragazzi hanno bisogno per curarsi ed uscire dalla prigione delle ossessioni da cibo”, conclude.

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