BARI - La Corte di Assise di Bari ha emesso una sentenza di condanna a 15 anni e 8 mesi di reclusione per Romeo Okoidigun, un 25enne di nazionalità nigeriana, colpevole dell'omicidio del 21enne somalo Abdi Aboala. L'accusa formulata è di omicidio volontario. Il corpo del giovane somalo fu rinvenuto senza vita vicino ai binari della stazione centrale di Bari nella notte tra il 17 e il 18 febbraio 2022.
Romeo Okoidigun, reo confesso, fu fermato poche ore dopo il delitto grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. L'arma del delitto, un coltello di 33 centimetri e gli abiti macchiati di sangue, furono trovati in possesso del 25enne al momento dell'arresto.
Secondo quanto emerso durante l'inchiesta, tra i due giovani sembra ci fosse stato un approccio sessuale prima che scoppiasse la rissa. Avevano consumato insieme birra e gin, seguito dall'uso di marijuana. La situazione ha poi degenerato in una colluttazione, durante la quale Okoidigun ha accoltellato e ucciso Aboala. L'assassino ha dichiarato: "Mi dispiace molto per quello che è successo, ma non so perché è successo."
L'approccio sessuale è stato identificato dagli inquirenti come il motivo scatenante della violenta colluttazione. Nonostante la richiesta di rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica da parte dell'avvocato difensore, questa è stata respinta dal giudice. L'aggravante per futili motivi è stata anch'essa respinta, evitando così la condanna all'ergastolo.
Romeo Okoidigun, reo confesso, fu fermato poche ore dopo il delitto grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. L'arma del delitto, un coltello di 33 centimetri e gli abiti macchiati di sangue, furono trovati in possesso del 25enne al momento dell'arresto.
Secondo quanto emerso durante l'inchiesta, tra i due giovani sembra ci fosse stato un approccio sessuale prima che scoppiasse la rissa. Avevano consumato insieme birra e gin, seguito dall'uso di marijuana. La situazione ha poi degenerato in una colluttazione, durante la quale Okoidigun ha accoltellato e ucciso Aboala. L'assassino ha dichiarato: "Mi dispiace molto per quello che è successo, ma non so perché è successo."
L'approccio sessuale è stato identificato dagli inquirenti come il motivo scatenante della violenta colluttazione. Nonostante la richiesta di rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica da parte dell'avvocato difensore, questa è stata respinta dal giudice. L'aggravante per futili motivi è stata anch'essa respinta, evitando così la condanna all'ergastolo.