BARI - "Una mozione che impegna la giunta regionale allo stanziamento di ulteriori risorse per incidere con azioni concrete e mirate al contrasto della violenza di genere. Voglio ringraziare tutto il consiglio regionale per la sensibilità mostrata in questa lotta che ci deve vedere tutti uniti senza alcuna distinzione. Questo nuovo impegno di risorse ci permetterà non solo di sostenere maggiormente i centri antiviolenza ma anche tutte le attività collaterali con laboratori e percorsi di formazioni che incideranno sulla prevenzione. Un importante risultato che è andato oltre ogni schieramento politico”, afferma la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone.
La mozione sul “Rafforzamento delle azioni per contrastare la violenza di genere”, proposta dalla Presidente Capone e sottoscritta da tutte le consigliere e i consiglieri regionali, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Puglia.
La mozione impegna la giunta ad adottare azioni condivise ed efficaci, partendo dalla necessità di sovvertire la cultura patriarcale e l’esigenza di investire nella formazione di tutti i soggetti che entrano in connessione con le vittime. Nello specifico si chiede di collaborare con la task force regionale per individuare ulteriori e necessari interventi di protezione, sostegno e reinserimento delle vittime di violenza; di prevedere nel prossimo Bilancio di previsione 2024 e Bilancio pluriennale 2024-2026 le risorse necessarie a finanziare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere nonché i progetti di formazione e specializzazione di forze dell’ordine, giudici, avvocati, medici, docenti e studenti; di rafforzare le politiche regionali di contrasto alla violenza di genere, aumentando anche l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione pugliese. Il provvedimento impegna inoltre la giunta ad incrementare la promozione dell’esistenza e della funzione del numero verde 1522, nonché dei percorsi di tutela e di protezione delle vittime di violenza; di sostenere con ulteriori interventi la rete dei soggetti che sul territorio pugliese gestiscono i centri anti violenza e le case rifugio, occupandosi della presa in carico delle vittime di violenza, nonché destinare maggiori risorse ai progetti che tendono a recuperare, ferme restanti le pene e le sanzioni, gli uomini maltrattanti. Infine nel rispetto delle diverse competenze e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, impegna ad attivare progetti sperimentali (corsi e laboratori) in collaborazione con professionisti per educare alle gestione delle emozioni e all’affettività.
La mozione sul “Rafforzamento delle azioni per contrastare la violenza di genere”, proposta dalla Presidente Capone e sottoscritta da tutte le consigliere e i consiglieri regionali, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Puglia.
La mozione impegna la giunta ad adottare azioni condivise ed efficaci, partendo dalla necessità di sovvertire la cultura patriarcale e l’esigenza di investire nella formazione di tutti i soggetti che entrano in connessione con le vittime. Nello specifico si chiede di collaborare con la task force regionale per individuare ulteriori e necessari interventi di protezione, sostegno e reinserimento delle vittime di violenza; di prevedere nel prossimo Bilancio di previsione 2024 e Bilancio pluriennale 2024-2026 le risorse necessarie a finanziare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere nonché i progetti di formazione e specializzazione di forze dell’ordine, giudici, avvocati, medici, docenti e studenti; di rafforzare le politiche regionali di contrasto alla violenza di genere, aumentando anche l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione pugliese. Il provvedimento impegna inoltre la giunta ad incrementare la promozione dell’esistenza e della funzione del numero verde 1522, nonché dei percorsi di tutela e di protezione delle vittime di violenza; di sostenere con ulteriori interventi la rete dei soggetti che sul territorio pugliese gestiscono i centri anti violenza e le case rifugio, occupandosi della presa in carico delle vittime di violenza, nonché destinare maggiori risorse ai progetti che tendono a recuperare, ferme restanti le pene e le sanzioni, gli uomini maltrattanti. Infine nel rispetto delle diverse competenze e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, impegna ad attivare progetti sperimentali (corsi e laboratori) in collaborazione con professionisti per educare alle gestione delle emozioni e all’affettività.