BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato questa mattina nell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, alla riunione dell'UCOOR, l’Unità di Coordinamento della Rete Oncologica.
“Abbiamo registrato grandi passi avanti sul recupero della mobilità passiva dei pazienti oncologici – ha dichiarato Emiliano – sono molti di più coloro che vengono curati bene in Puglia, ma possiamo fare ancora di più. Soprattutto ci siamo concentrati sulla tempestività e sull’efficacia delle prenotazioni delle visite, degli esami e delle terapie nel follow up, cioè nella fase successiva all’intervento chirurgico. È stato ulteriormente ribadito che le prenotazioni degli esami dei pazienti oncologici devono essere effettuate dagli stessi centri di riferimento che hanno in carico il paziente. Questo significa anche che i CORO, i Centri di Orientamento Oncologico, non ancora ben conosciuti dai cittadini ma sempre più efficienti, possono collaborare con gli oncologi nella gestione degli esami più urgenti.
Tutto ciò è possibile grazie alla rete oncologica, che non esisteva prima che diventassi presidente ed è stato molto complicato costruirla. Adesso è ancora più importante farla funzionare al massimo delle sue possibilità, anche collegandola al territorio: cioè fare in modo che alcune fasi delle terapie del follow possano in qualche modo essere gestite anche fuori dagli ospedali, coinvolgendo anche i medici di famiglia. Si tratta – ha concluso il presidente Emiliano - di un processo coordinato dalla Rete Oncologica e dall'Istituto Tumori di Bari, centro di riferimento regionale per l’oncologia. C'è molto da fare ancora, ma la strada percorsa è tanta ed è importante”.
“I dati presentati a Roma sulle reti oncologiche nell'ambito di un'indagine condotta da AGENAS, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, descrivono la Puglia tra le prime regioni come livello di organizzazione nell'oncologia – ha aggiunto Giammarco Surico, coordinatore della Rop, la Rete oncologica pugliese – per l'organizzazione in rete che si è data la Regione Puglia dal 2019, per l'informatizzazione e per l'accoglienza con i CORO. Siamo la Regione in Italia che ha acquisito con Delibera di Giunta Regionale, il maggior numero di PDTA, i Percorsi Diagnostici, Terapeutici e Assistenziali per le varie patologie. C'è molto da fare ancora. In questa riunione sono state valutate le principali criticità, soprattutto per l'integrazione territoriale che in Puglia stenta a partire.
Il lavoro di tutti gli operatori, di tutti i medici, di tutti gli infermieri di questa regione, uniti nella battaglia contro il cancro, stanno dando risultati importanti. Uno dei più meritevoli di osservazione è la multidisciplinarietà, che è un metodo di affrontare i problemi in oncologi in maniera tale da offrire a tutti i pazienti migliore assistenza. Il paziente – ha concluso Surico – è al centro della nostra attenzione, a cominciare dai centri di orientamento oncologico che sono funzionanti, e poi individuando percorsi assistenziali di completa presa in carico del paziente oncologico”.
Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e presidente dell’UCOOR, ha commentato: “I dati rappresentano una situazione in netto miglioramento rispetto a qualche anno fa. Descrivono la capacità di prendere in carico i pazienti oncologici dalla prima diagnosi fino ai follow-up. Questo è un pezzo del percorso che stiamo facendo tutti insieme con le direzioni generali e il coordinamento della rete oncologica. La strategia regionale vuole mettere al centro delle nostre attenzioni il paziente, evitando spostamenti e viaggi della speranza. E i dati della mobilità passiva extraregionale ci stanno dando ragione: 9 milioni di euro recuperati dal 2018 con un trend in tendenziale miglioramento. Questo vuol dire che il paziente ci riconosce qualità e professionalità perché abbiamo ospedali con tecnologie e professionalità di altissimo livello. Attraverso i centri di orientamento oncologici, disseminati sul territorio, siamo pronti in maniera efficace a offrire tempestività della diagnosi e aderenza terapeutica”. Al termine della riunione, l’UCOOR ha nominato la dott.ssa Chiara Copelli, direttrice UOC Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico di Bari, coordinatrice del PDTA dei tumori testa-collo.
“Abbiamo registrato grandi passi avanti sul recupero della mobilità passiva dei pazienti oncologici – ha dichiarato Emiliano – sono molti di più coloro che vengono curati bene in Puglia, ma possiamo fare ancora di più. Soprattutto ci siamo concentrati sulla tempestività e sull’efficacia delle prenotazioni delle visite, degli esami e delle terapie nel follow up, cioè nella fase successiva all’intervento chirurgico. È stato ulteriormente ribadito che le prenotazioni degli esami dei pazienti oncologici devono essere effettuate dagli stessi centri di riferimento che hanno in carico il paziente. Questo significa anche che i CORO, i Centri di Orientamento Oncologico, non ancora ben conosciuti dai cittadini ma sempre più efficienti, possono collaborare con gli oncologi nella gestione degli esami più urgenti.
Tutto ciò è possibile grazie alla rete oncologica, che non esisteva prima che diventassi presidente ed è stato molto complicato costruirla. Adesso è ancora più importante farla funzionare al massimo delle sue possibilità, anche collegandola al territorio: cioè fare in modo che alcune fasi delle terapie del follow possano in qualche modo essere gestite anche fuori dagli ospedali, coinvolgendo anche i medici di famiglia. Si tratta – ha concluso il presidente Emiliano - di un processo coordinato dalla Rete Oncologica e dall'Istituto Tumori di Bari, centro di riferimento regionale per l’oncologia. C'è molto da fare ancora, ma la strada percorsa è tanta ed è importante”.
“I dati presentati a Roma sulle reti oncologiche nell'ambito di un'indagine condotta da AGENAS, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, descrivono la Puglia tra le prime regioni come livello di organizzazione nell'oncologia – ha aggiunto Giammarco Surico, coordinatore della Rop, la Rete oncologica pugliese – per l'organizzazione in rete che si è data la Regione Puglia dal 2019, per l'informatizzazione e per l'accoglienza con i CORO. Siamo la Regione in Italia che ha acquisito con Delibera di Giunta Regionale, il maggior numero di PDTA, i Percorsi Diagnostici, Terapeutici e Assistenziali per le varie patologie. C'è molto da fare ancora. In questa riunione sono state valutate le principali criticità, soprattutto per l'integrazione territoriale che in Puglia stenta a partire.
Il lavoro di tutti gli operatori, di tutti i medici, di tutti gli infermieri di questa regione, uniti nella battaglia contro il cancro, stanno dando risultati importanti. Uno dei più meritevoli di osservazione è la multidisciplinarietà, che è un metodo di affrontare i problemi in oncologi in maniera tale da offrire a tutti i pazienti migliore assistenza. Il paziente – ha concluso Surico – è al centro della nostra attenzione, a cominciare dai centri di orientamento oncologico che sono funzionanti, e poi individuando percorsi assistenziali di completa presa in carico del paziente oncologico”.
Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e presidente dell’UCOOR, ha commentato: “I dati rappresentano una situazione in netto miglioramento rispetto a qualche anno fa. Descrivono la capacità di prendere in carico i pazienti oncologici dalla prima diagnosi fino ai follow-up. Questo è un pezzo del percorso che stiamo facendo tutti insieme con le direzioni generali e il coordinamento della rete oncologica. La strategia regionale vuole mettere al centro delle nostre attenzioni il paziente, evitando spostamenti e viaggi della speranza. E i dati della mobilità passiva extraregionale ci stanno dando ragione: 9 milioni di euro recuperati dal 2018 con un trend in tendenziale miglioramento. Questo vuol dire che il paziente ci riconosce qualità e professionalità perché abbiamo ospedali con tecnologie e professionalità di altissimo livello. Attraverso i centri di orientamento oncologici, disseminati sul territorio, siamo pronti in maniera efficace a offrire tempestività della diagnosi e aderenza terapeutica”. Al termine della riunione, l’UCOOR ha nominato la dott.ssa Chiara Copelli, direttrice UOC Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico di Bari, coordinatrice del PDTA dei tumori testa-collo.