Intervista a Gabriele Barbato: 'Viviamo in un'era dove si pone attenzione alle futilità'


Gabriele Barbato ha 30 anni ed è nato nel Casertano. Ha studiato sia Giurisprudenza alla Federico II di Napoli e dieci anni di comunicazione, passando dalla quella non verbale a quella inconscia. Ad oggi si occupa della formazione degli altri, più precisamente PNL ( Programmazione Neuro Linguistica) ovvero aiutare il prossimo e ampliare la propria mappa concettuale in ambito lavorativo, interpersonale e sociale.

''In molti da me - ci racconta - hanno tratto beneficio iniziando un breve percorso di ristrutturazione del proprio essere cambiando radicalmente il proprio approccio alla vita e quello che ne consegue, il che mi grafitica, perché aiutare chi ne ha davvero bisogno è un toccasana per l'anima. Fuori dal lavoro, sono un ragazzo come tanti altri, amo praticare sport e leggere libri il tutto accompagnato da buona musica, oltre che essere un grande appassionato di tecnologia, anche questa mia semplicità quotidiana mi ha aiutato nel raggiungere i miei obiettivi, perchè un giusto equilibrio è fondamentale per essere performanti, nel mio caso, far risplendere di luce a chi è avvolto nell'oscurità''.

Per fare PNL bisogna avere una formazione in psicologia? 

La PNL ( Programmazione neuro linguistica) non ha bisogno di avere una formazione in psicologia, in quanto per essere un insegnante di tale disciplina (o come piace a me chiamarla arte), bisogna conseguire studi privati anche non avendo frequentato la facoltà di psicologia ne di medicina/psicoterapia.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Consiste nel  mettere al servizio le mie conoscenze di PNL alla persona che ho di fronte o anche a più persone nello stesso posto. La PNL è molto poliedrica, in quanto può essere applicata sia su persone che vogliono risolvere i propri problemi quindi risollevare la parte negativa e trasformarla, o invece migliorare le proprie caratteristiche, come la comunicazione, rapporti interpersonali o lavorativi, o il saper affrontare in maniera totalmente autonoma la propria vita nel miglior modo possibile.

Cosa pensi della nuova generazione?

Viviamo in un era dove si pone attenzione alle futilità, dove si vive particolarmente di contesti con scarsi valori derivati dall'insegnamento, e di una morale soggettiva che non fragile e molto influenzabile dalla società di oggi.

Quali sono i tuoi obiettivi? 

Elargire il più possibile positività, cambiamento, ed empatia con il prossimo, ma soprattutto con noi stessi, a un pubblico sempre maggiore, perché così facendo avrò dato un mio contributo alle generazioni che verranno di affrontare un mondo in continuo mutamento, con più luce che illumina la nostra anima,  invece di farci avvolgere dall'oscurità.

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