IPM, lavoratori portuali in agitazione a Bari: possibile sciopero in vista

BARI - Il clima presso la Società Impresa Portuale Metropolitana (IPM) spa, guidata da Pasquale Divella, si fa sempre più teso. La data del 13 dicembre 2023 è stata fissata come una potenziale svolta, poiché il sindacato USB ha annunciato uno stato di agitazione tra i lavoratori portuali.

Le richieste sindacali pongono l'accento sulla revisione degli accordi sindacali sottoscritti nel 2019 e nel 2021 da Cgil e Uil. Secondo USB, questi accordi hanno comportato aumenti salariali minimi e concessioni di scarsa rilevanza, in cambio di una maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro. Tuttavia, la flessibilità richiesta sembra aver superato i limiti accettabili, con continui cambi di turno comunicati con scarso preavviso, creando disagi nella gestione del tempo vita-lavoro dei lavoratori.

Nonostante diversi tentativi di aprire un tavolo di negoziazione e l'invio di proposte concrete da parte di USB, si è giunti a uno stallo nelle trattative. Questo ha portato il sindacato a dichiarare lo stato di agitazione di tutti i lavoratori di IPM. USB ha chiarito che la richiesta centrale è quella di salari adeguati e di un'organizzazione del lavoro che rispetti i tempi vita-lavoro dei dipendenti.

In caso di persistente mancato dialogo da parte di IPM e assenza di progressi nelle trattative richieste, USB minaccia uno sciopero imminente. Il sindacato ha reso noto di essere fermamente ancorato alle proprie posizioni e che la proclamazione dello sciopero diventerà inevitabile se la situazione non si sbloccherà.

Per ulteriori dettagli e informazioni, è possibile contattare Francesco Laterza, Esecutivo USB LP Bari/BAT, al numero 3394303111.

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