BARI - Si è svolta questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, la tradizionale cerimonia di consegna della XXV edizione del Premio “Nicolino d’Oro 2023”, promosso dal Circolo Acli Dalfino e Comune di Bari.
Come ogni anno, sono stati premiati cittadini baresi che con la loro attività, la loro passione e le loro idee hanno dato lustro alla città di Bari, alla sua storia e alla sua cultura.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro, Michele Fanelli, presidente del circolo Acli Dalfino, Anna Dalfino, presidente onoraria del circolo Acli Dalfino e numerosi ospiti intervenuti alla premiazione.
“Questo è un momento speciale in un giorno speciale, quello dedicato al nostro santo patrono, il giorno più significativo e importante per la nostra città – ha detto il sindaco Antonio Decaro –. Nel giorno di San Nicola, ci stringiamo attorno alla sua figura non solo per onorarlo, ma anche per celebrare i valori fondamentali che costituiscono la nostra identità, legata ai valori della fratellanza, dell’accoglienza, della solidarietà e della pace che rappresentano gli ideali del nostro santo patrono.
Oggi celebriamo San Nicola grazie al contributo del circolo Acli Dalfino e delle persone che si sono distinte per la loro attività, professionalità, impegno nel volontariato e per azioni realizzate nel corso dell'ultimo anno. In questa giornata, rendiamo omaggio non solo al patrono, ma anche a coloro che quotidianamente abbracciano i suoi valori.
Non abbiamo bisogno di supereroi: esistono eroi comuni, persone che ogni giorno svolgono il proprio lavoro e compiono il loro dovere con impegno e determinazione. La nostra città è fortunata ad avere associazioni, scuole e parrocchie che collaborano e si tendono la mano per sostenere coloro che rischiano di restare indietro. L'importante è che tutti raggiungiamo il traguardo insieme. Mi rallegra vedere la comunità unirsi in un abbraccio solidale attorno a questi eroi quotidiani.”
“Venticinque anni fa ci chiedemmo perché Bari non avesse un premio tutto suo, considerando che Milano aveva l’Ambrogino e Firenze il Fiorino d’Oro – ha detto Michele Fanelli – così questo premio anno dopo anno è cresciuto fino a diventare un appuntamento fisso nel giorno di San Nicola. L’anno scorso abbiamo anche firmato un protocollo con il Comune di Bari, cosicché il Comune è ora parte integrante del premio. In questi venticinque anni abbiamo conferito il Nicolino d’Oro a più di duecento baresi, celebrando così le persone che si sono distinte nella loro vita adoperandosi significativamente per la nostra comunità.”
Il premio Nicolino d’Oro 2023 è stato conferito a otto personalità della città di Bari, tra cui due premi alla memoria come indicato di seguito:
Sezione Sport: Nicolò Colossi
Giovanissimo studente di soli 16 anni, nato a Bari. A soli 10 anni scopre il gioco da tavola “Subbuteo” (calcio in miniatura). Durante il primo lockdown del 2020 riprende dalla cantina, nelle infinite giornate a casa, la tavola da gioco del subbuteo riscoprendola e appassionandosi a tal punto da chiedere di entrare in un club subbuteo di Bari, divenendone la mascotte. È un’esperienza che lo segna e, grazie a un esperto giocatore barese, arriva la convocazione in nazionale. Dopo un anno di incontri si perfeziona vincendo vari titoli, anche federali. Viene convocato dalla nazionale under 16 per i campionati europei di Gibilterra. Ed è lì che il 16 e 17 settembre del 2023 Nicolò vince la medaglia d’oro a squadre con la nazionale italiana under 16. Il prossimo obiettivo è di arrivare ai mondiali di Londra a settembre 2024 sempre con la maglia del subbuteo club Bari, portando i colori della nostra città, bianco e rosso, nel cuore.
Sezione Medicina: Antonella Spica
Nata a Gallipoli, in provincia di Lecce, il 23 settembre 1963. Dopo aver frequentato gli studi superiori nel Salento, si laurea in Medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Bari con 110 e lode, specializzandosi in Igiene e medicina preventiva, diventando coordinatrice di RSA in diverse realtà locali. La dottoressa Spica durante l’esperienza Covid si è prodigata come medico del dipartimento di prevenzione dell’Asl nella somministrazione di ben 25.000 dosi di vaccino con il suo team insieme a decine di migliaia di tamponi fatti a tappeto nelle RSA. Nella nostra regione è stata il medico che ha vaccinato di più in assoluto. La sua attenzione è stata rivolta soprattutto ai fragili e ai più poveri che, durante la pandemia, sono stati i più colpiti. Una vera e grande guerriera, sempre in prima linea, con coraggio e immenso spirito di servizio.
Sezione Baresità e solidarietà: Mario Francia
Nasce a Bari il 3 dicembre 1948. Trascorre la sua infanzia e adolescenza tra i quartieri Madonella e Bari vecchia dove in piazza Federico di Svevia abitavano i nonni acquisendo quei valori legati alla famiglia, solidarietà e baresità.
Nel 1972 si laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Nel 1976 consegue una borsa di studio presso l’Istituto di politica internazionale a Roma per intraprendere una carriera diplomatica presso il Ministero degli Esteri. Ma la scelta diventa un’altra, nel 1978 si trasferisce a Milano dove intraprende la libera professione di dottore commercialista e revisore contabile. Il suo amore per Bari, le sue bellezze il mare e il suo cielo azzurro è viscerale. Il passaggio dalla Madonella alla Madonnina non lede l’affetto per la sua città. In un momento difficile quale quello del Covid, Mario Francia ha dimostrato uno straordinario slancio di solidarietà, contribuendo in maniera esemplare nell’aiuto a famiglie baresi in estrema difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria. Il suo amorevole rapporto con la città di Bari continua nella maniera ancor più genuina unendo la Madonella e la Madonnina.
Sezione Informazione: Telebari
L’emittente televisiva Telebari nasce nel 1973, prima televisione locale nella nostra città, creata da Orfeo Mazzitelli che ha mantenuta viva la passione di una realtà televisiva d’informazione come se fosse un suo figlio.
A questa emittente va dato il merito di essere stata, e di essere ancora, la voce della città. Negli anni ‘80- ‘90 è stata l'artefice di vere e proprie battaglie sociali e culturali in momenti bui che hanno caratterizzato la nostra città, in particolar modo la città vecchia e le periferie, dando voce ai problemi sociali come la devianza e del mancato rispetto della legalità, facendo da pungolo alle istituzioni e dando dignità ai residenti dei territori della città.
Grazie alla sua informazione, attraverso i suoi giornalisti che hanno lasciato un segno indelebile come Fortunata Dell'Orzo, Vittorio Stagnani e tanti altri. A distanza di 50 anni, Telebari è cresciuta divenendo un’emittente regionale raggiungendo anche l’utenza della Basilicata. Il suo ricco palinsesto è fatto di informazione e di tante altre rubriche culturali, popolari e sportive, atte alla valorizzazione delle nostre radici, promuovendo e contribuendo allo sviluppo economico sociale e culturale della nostra città avendo nel proprio Dna l’amore per essa.
Sezione Cultura: Nicola Valenzano
Nato a Bari l’11 gennaio del 1962, vive la sua infanzia e la sua adolescenza tra i vicoli di Bari vecchia. Sin da ragazzo sente particolare attenzione per l’arte e in particolar modo per quella teatrale. Nel 1978 inizia la sua carriera come ballerino di danza classica, frequenta diversi stage e nel 1985 entra nel mondo dello spettacolo come coreografo di talent nel programma di Rita Pavone. Si immerge nel mondo teatrale con innumerevoli partecipazioni. Anche il cinema diventa la sua passione. Lavora come attore con grandi registi: Olmi, Piva, Rubini e Ponti. Nella nostra città ha realizzato e curato la regia di ben cinque edizioni del Corteo Storico del nostro patrono S. Nicola in maniera eccelsa e artistica.
Sezione Religione: suor Alessandra Antonucci
Nata a Vernole, in provincia di Lecce nel 1935. Giovanissima sente la chiamata vocazionale. Nel 1954 si ritira presso la congregazione della Suore Salesiane del Sacro Cuore. Lo spirito di servizio è forte, nel 1957 consegue il diploma di infermiera professionale presso il convitto in S. Giovanni Laterano a Roma.
Dal 1957 al 1977 è stata capo sala, in sala operatoria, presso l'ex Ospedaletto dei bambini in via Trevisani a Bari curando anche il trasloco nel nuovo Ospedaletto in via Amendola, prestando il suo amorevole servizio ai bambini dal marzo del 1957 al 2008.
Ha prestato servizio di infermiera presso l'Unitalsi assistendo con particolare amore i ragazzi sordomuti presso l'istituto Smaldone dove opera ancora come infermiera mantenendo fervido lo spirito di servizio ai fratelli.
Alla Memoria: Silvia Barile
Nasce a Bari il 14 marzo del 1966. Dopo le scuole dell'obbligo, nel 1989 si laurea in Lettere presso l’Università degli studi di Bari. Nel 1991 convola a nozze con Giuseppe Campobasso divenendo madre di tre figli, Maria Giovanna, Vito e Paolo. Professa il suo insegnamento presso il liceo Classico “Orazio Flacco” di Bari come docente in letteratura latina e greca.
Nel 2002 fonda l'associazione “Libri su misura”, lavorando instancabilmente all’idea di una biblioteca ludoteca da realizzare nei reparti di Pediatria degli ospedali. Il sogno si concretizza anche grazie all’Università di Bari e nel 2009, nel reparto di Pediatria dell’Ospedale S. Paolo di Bari, inaugura la prima biblioteca e ludoteca, l'anno successivo nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico, e infine presso l’ospedaletto pediatrico Giovanni XXIII. Dal 2011, questa esperienza viene accreditata come sede di tirocinio universitario per la formazione di studenti di Scienze dell'Educazione. Il suo esempio ha prodotto una schiera di volontari che si adoperano e promuovono, onorando la memoria della loro fondatrice. Un male incurabile, il 7 febbraio del 2013, aggredisce la sua nobile persona, decretandone la morte.
Alla Memoria: Nicola Brienza
Nasce a Bari il 27 giugno 1964. Sposato con la dott.ssa Maria Massaro, da cui sono nati tre figli, Roberto, Antonio e Beatrice. Diplomato al liceo classico “Orazio Flacco” con il massimo dei voti nel 1989, si laurea in Medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari con 110 e lode. Nel 1992 consegue il diploma in Anestesiologia e Rianimazione e nello stesso anno vince un concorso per dottorato di ricerca presso l’Università di Milano della durata di tre anni presso Baltimora negli Stati Uniti. Nel 2021 diviene professore in Anestesiologia e Rianimazione e terapia intensiva al Policlinico di Bari.
Nell’arco di 35 anni è stato sempre presente nei suddetti reparti e negli ultimi due anni anche nei padiglioni della Fiera del Levante prodigandosi nell'assistenza ai malati di Covid in terapia intensiva. Niky, per famigliari e amici, muore il 29 settembre del 2022, il giorno in cui si festeggiano gli Arcangeli, a soli 58 anni. Con la sua umanità dolce segna l’ambito della sanità pubblica offrendo un chiaro esempio della vocazione medica al servizio delle persone, specie per i più fragili.
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