Ospedali di comunità, esperienze a confronto in un congresso a Cisternino

CISTERNINO - Il ruolo degli ospedali di comunità come punto di riferimento per il territorio è stato il tema approfondito nella giornata di ieri, 15 dicembre, nel teatro Paolo Grassi di Cisternino durante il congresso “L’ospedale di comunità al centro della rete territoriale, nuove prospettive per una sanità all’avanguardia”.

Dopo i saluti istituzionali, fra gli altri, del direttore del Dipartimento di promozione della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, del direttore generale della Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio, e del direttore amministrativo, Loredana Carulli, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli ha introdotto gli argomenti di discussione che hanno coinvolto la platea composta da medici, infermieri e altri operatori sanitari. “L'obiettivo degli ospedali di comunità - ha spiegato Vincenzo Gigantelli - è quello di evitare ricoveri impropri, di favorire dimissioni protette, di stabilizzare le condizioni cliniche dei pazienti, di contribuire al recupero funzionale e dell’autonomia in un luogo più prossimo al domicilio. Dopo la pandemia è emersa l’esigenza di una rifondazione dell’assistenza sanitaria territoriale, con la programmazione delle Reti di prossimità quali strutture assistenziali intermedie, per creare un sistema più vicino ai cittadini, in grado di intercettarne le esigenze di salute di bassa intensità”.

Una giornata articolata in numerosi interventi, a cura di professionisti aziendali, in cui è stata ricostruita la storia degli ospedali di comunità in provincia di Brindisi ed è stata tracciata la strada futura per migliorare una struttura essenziale sul territorio.

“In questa fase storica - ha dichiarato Giuseppe Pace, direttore del Distretto socio-sanitario di Fasano - siamo chiamati al compimento del passaggio da una visione ospedalocentrica dell'assistenza sanitaria a un approccio domiciliare e territoriale, capace di rispondere in maniera più appropriata ai bisogni sociosanitari che per molto tempo hanno gravato solo sugli ospedali”.

La scelta di Cisternino quale sede dove svolgere i lavori dell’evento non è stata casuale: vent'anni fa, infatti, qui fu istituito il primo ospedale di comunità della provincia. La Asl Brindisi è stata tra le prime a realizzare i nuovi modelli di cura necessari a rispondere ai bisogni immutati di una popolazione anziana e con diverse problematicità. Una sfida, questa, che si può vincere con l'approccio multiprofessionale e multidisciplinare previsto dal DM 77 del 2022 che attraverso gli ospedali di comunità garantisce a un'ampia fetta di popolazione in condizioni di fragilità assistenza infermieristica h24, assistenza dei medici di medicina generale e specialistica, indagini diagnostiche e supporto sociale.

“Bisogna, quindi, fare un salto di qualità – ha concluso Pace - e questo corso ha rappresentato l'occasione per conoscere le esperienze dei nostri ospedali di comunità, confrontarci con gli esperti sui problemi da affrontare, sui correttivi da adottare e sui nuovi modelli organizzativi da implementare, sempre consapevoli delle difficoltà che questi tempi si portano in dote, specie nella sanità pubblica che va potenziata e valorizzata attraverso le buone pratiche”.

Vincenzo Gigantelli ha ringraziato i relatori per la qualità degli interventi e per le proposte utili a migliorare un modello organizzativo già vincente che sia pronto a tutti gli adeguamenti futuri, proseguendo, dopo questo importante confronto, con incontri operativi che vedano il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti.

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