Puglia: approvata la Programmazione degli interventi rivolti agli uomini autori di violenza
BARI - La Giunta regionale, su proposta dell’assessora al Welfare Rosa Barone, ha approvato la Programmazione degli interventi rivolti agli uomini autori di violenza con uno stanziamento di complessivi € 600.632,00.
Le risorse saranno destinate al finanziamento dei CUAV (Centri per uomini autori di violenza) e sono altresì previste azioni di formazione e aggiornamento del personale coinvolto integrate da supervisione professionale, attività di informazione, sensibilizzazione e comunicazione, monitoraggio e raccolta dati. Nell’ambito delle attività, i risultati attesi sono: favorire la consapevolezza rispetto alle condotte violente per promuovere comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, modificare i modelli comportamentali al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva, aumentare le capacità di intercettare gli autori di comportamenti violenti per orientarli al cambiamento e favorire l’invio al servizio CUAV, aumentare il livello di sicurezza delle vittime e ridurre gli stereotipi legati ai generi.
Le attività saranno realizzate dai soggetti, pubblici e privati, gestori CUAV, che saranno selezionati attraverso Avviso pubblico al fine di verificare il possesso dei requisiti previsti dall’Intesa del 14 settembre 2022. Sarà costituita una cabina di regia regionale con i referenti dei soggetti selezionati al fine di monitorare e valutare l’attuazione degli interventi.
“Siamo soddisfatti di aver compiuto un altro passo avanti nella lotta alla violenza di genere. In tal senso, ribadiamo il nostro impegno, ovvero quello di continuare ad adottare ogni azione possibile anche nei confronti dell’uomo autore di violenza domestica con l’istituzione e l’adozione di attività e programmi specifici attraverso un lavoro di rete con tutti gli attori coinvolti, a cui rivolgo e ribadisco il mio grande e sentito ringraziamento. Occorre consolidare e potenziare quanto già avviato attraverso il progetto ‘Articolo 16: Rete CAM Puglia’, qualificando ulteriormente le equipe di lavoro nonché tutti i servizi della rete che devono essere in grado di intercettare situazioni di violenza, sospette o conclamate, ed indirizzare verso i servizi presenti sul territorio”, dichiara l’assessora Rosa Barone.
“Con l’approvazione della delibera odierna - spiega la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – potenziamo le attività di recente poste in essere con l’istituzione dei 6 CAM (Centri Ascolto Maltrattanti) operanti, uno per provincia, sul territorio regionale, in collegamento con le reti territoriali antiviolenza. I CAM pugliesi, partendo dalle proprie esperienze, nei diversi incontri realizzati hanno condiviso prassi e metodologie di intervento, modulistica e modelli per la raccolta dei dati e monitoraggio degli interventi. Potremo, così, incrementare i suddetti servizi con un piano di interventi specifico. Verrà quindi rafforzata la rete di partenariato composta da soggetti qualificati che dovranno collaborare nella realizzazione delle varie attività al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva. Riteniamo, così, necessario implementare i percorsi formativi, di aggiornamento e di supervisione e soprattutto individuare strategie comunicative e di informazione rivolte alle comunità ed in particolare agli uomini, a cominciare dai più giovani, perché sempre più diventino consapevoli delle proprie azioni e condotte e siano in grado di chiedere l’aiuto necessario”.
Le risorse saranno destinate al finanziamento dei CUAV (Centri per uomini autori di violenza) e sono altresì previste azioni di formazione e aggiornamento del personale coinvolto integrate da supervisione professionale, attività di informazione, sensibilizzazione e comunicazione, monitoraggio e raccolta dati. Nell’ambito delle attività, i risultati attesi sono: favorire la consapevolezza rispetto alle condotte violente per promuovere comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, modificare i modelli comportamentali al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva, aumentare le capacità di intercettare gli autori di comportamenti violenti per orientarli al cambiamento e favorire l’invio al servizio CUAV, aumentare il livello di sicurezza delle vittime e ridurre gli stereotipi legati ai generi.
Le attività saranno realizzate dai soggetti, pubblici e privati, gestori CUAV, che saranno selezionati attraverso Avviso pubblico al fine di verificare il possesso dei requisiti previsti dall’Intesa del 14 settembre 2022. Sarà costituita una cabina di regia regionale con i referenti dei soggetti selezionati al fine di monitorare e valutare l’attuazione degli interventi.
“Siamo soddisfatti di aver compiuto un altro passo avanti nella lotta alla violenza di genere. In tal senso, ribadiamo il nostro impegno, ovvero quello di continuare ad adottare ogni azione possibile anche nei confronti dell’uomo autore di violenza domestica con l’istituzione e l’adozione di attività e programmi specifici attraverso un lavoro di rete con tutti gli attori coinvolti, a cui rivolgo e ribadisco il mio grande e sentito ringraziamento. Occorre consolidare e potenziare quanto già avviato attraverso il progetto ‘Articolo 16: Rete CAM Puglia’, qualificando ulteriormente le equipe di lavoro nonché tutti i servizi della rete che devono essere in grado di intercettare situazioni di violenza, sospette o conclamate, ed indirizzare verso i servizi presenti sul territorio”, dichiara l’assessora Rosa Barone.
“Con l’approvazione della delibera odierna - spiega la direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – potenziamo le attività di recente poste in essere con l’istituzione dei 6 CAM (Centri Ascolto Maltrattanti) operanti, uno per provincia, sul territorio regionale, in collegamento con le reti territoriali antiviolenza. I CAM pugliesi, partendo dalle proprie esperienze, nei diversi incontri realizzati hanno condiviso prassi e metodologie di intervento, modulistica e modelli per la raccolta dei dati e monitoraggio degli interventi. Potremo, così, incrementare i suddetti servizi con un piano di interventi specifico. Verrà quindi rafforzata la rete di partenariato composta da soggetti qualificati che dovranno collaborare nella realizzazione delle varie attività al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva. Riteniamo, così, necessario implementare i percorsi formativi, di aggiornamento e di supervisione e soprattutto individuare strategie comunicative e di informazione rivolte alle comunità ed in particolare agli uomini, a cominciare dai più giovani, perché sempre più diventino consapevoli delle proprie azioni e condotte e siano in grado di chiedere l’aiuto necessario”.
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