'Salviamo Punta Meliso', a Leuca nasce un Comitato
S. MARIA DI LEUCA - È stato costituito il
14 ottobre 2023 un Comitato per “la
promozione e la difesa, valorizzazione e
pubblica fruizione di “Punta Mèliso”, anche
in opposizione ai recenti progetti pubblici e
privati di intervento sul territorio della Punta
e dell’ex Colonia Scarciglia.
L’assemblea ha approvato lo statuto del Comitato e ha eletto come Presidente l’Avv. Marcello Petrelli, di Lecce e come membri del direttivo provvisorio la A.D. (Artistic Director) Gianna Licchetta, di Corsano, il Prof. Michele Filoni, di Giuliano di Lecce e il Prof. Enzo Pirelli, di S. Maria di Leuca. L’adesione al Comitato è aperta a chiunque ne condivida gli scopi e ne sostenga le iniziative culturali, amministrative o giudiziarie senza alcuna esclusione.
L’idea è nata in seguito alla presentazione, nello scorso agosto, da parte del Comune di Castrignano del Capo e della società Alboran Real Estate, di un Project Financing per “l’affidamento in concessione della progettazione esecuzione e gestione della riqualificazione di Punta Mèliso-Colonia Scarciglia”.
In realtà si tratta della costruzione ex-novo di un residence turistico di lusso, destinato a una clientela privata, che poco ha a che fare con la riqualificazione di un luogo di alto valore simbolico, storico e ambientale, di proprietà pubblica e da sempre vocato alla fruizione pubblica.
Secondo il Comitato, l’area di Punta Mèliso dovrebbe essere, al contrario, interamente tutelata e rinaturalizzata conservando la sua vocazione pubblica; dovrebbe preservare le testimonianze storiche legate all’attività della Colonia Scarciglia e all’approdo del Promontorio Japigio nelle antiche rotte mediterranee, e ai pellegrinaggi religiosi. La prima iniziativa del Comitato sarà la richiesta di accesso agli atti, al fine di verificare la compatibilità tecnica del progetto della Alboran Real Estate con le previsioni urbanistiche del Pug comunale e con il rispetto del rischio geomorfologico di alto grado dovuto alla presenza delle grotte “Cazzafri” sottostanti la Colonia.
Di pari passo sarà avviata una campagna di informazione e di adesione al Comitato che coinvolga non solo la popolazione locale, ma anche i tanti non salentini, italiani e stranieri, che amano di questo luogo la bellezza naturale non deformata da interventi edilizi necessariamente in contrasto con la storia millenaria di un angolo d’Italia incontaminato.
L’assemblea ha approvato lo statuto del Comitato e ha eletto come Presidente l’Avv. Marcello Petrelli, di Lecce e come membri del direttivo provvisorio la A.D. (Artistic Director) Gianna Licchetta, di Corsano, il Prof. Michele Filoni, di Giuliano di Lecce e il Prof. Enzo Pirelli, di S. Maria di Leuca. L’adesione al Comitato è aperta a chiunque ne condivida gli scopi e ne sostenga le iniziative culturali, amministrative o giudiziarie senza alcuna esclusione.
L’idea è nata in seguito alla presentazione, nello scorso agosto, da parte del Comune di Castrignano del Capo e della società Alboran Real Estate, di un Project Financing per “l’affidamento in concessione della progettazione esecuzione e gestione della riqualificazione di Punta Mèliso-Colonia Scarciglia”.
In realtà si tratta della costruzione ex-novo di un residence turistico di lusso, destinato a una clientela privata, che poco ha a che fare con la riqualificazione di un luogo di alto valore simbolico, storico e ambientale, di proprietà pubblica e da sempre vocato alla fruizione pubblica.
Secondo il Comitato, l’area di Punta Mèliso dovrebbe essere, al contrario, interamente tutelata e rinaturalizzata conservando la sua vocazione pubblica; dovrebbe preservare le testimonianze storiche legate all’attività della Colonia Scarciglia e all’approdo del Promontorio Japigio nelle antiche rotte mediterranee, e ai pellegrinaggi religiosi. La prima iniziativa del Comitato sarà la richiesta di accesso agli atti, al fine di verificare la compatibilità tecnica del progetto della Alboran Real Estate con le previsioni urbanistiche del Pug comunale e con il rispetto del rischio geomorfologico di alto grado dovuto alla presenza delle grotte “Cazzafri” sottostanti la Colonia.
Di pari passo sarà avviata una campagna di informazione e di adesione al Comitato che coinvolga non solo la popolazione locale, ma anche i tanti non salentini, italiani e stranieri, che amano di questo luogo la bellezza naturale non deformata da interventi edilizi necessariamente in contrasto con la storia millenaria di un angolo d’Italia incontaminato.